Alla fine dello scorso mese di ottobre Elbit Systems ha comunicato di essersi aggiudicata un contratto del valore di circa 200 milioni di dollari dal Ministero della Difesa israeliano (IMoD) per la fornitura di sistemi laser ad alta potenza (HEL) costituenti il sistema di difesa aerea “Iron Beam”.

Il contratto di ottobre del 2024 ha un valore complessivo del valore di circa 500 milioni di euro ed è stato assegnato dal IMoD ad Elbit Systems e RAFAEL ADS che collaborano nel programma Iron Beam, comprensivo della fornitura di sistemi operativi e di servizi di supporto continui.
Pertanto, il sistema di difesa aerea laser Iron Beam, terminata la complessa fase di sviluppo culminata in una serie di prove eseguite con dei sistemi prototipali, entrerà in servizio a partire da quest’anno a seguito di un consistente e significativo investimento in termini di R&S.
Già entro la fine del corrente anno l’IMoD prevede che per i primi esemplari di serie schierati sarà dichiarato il raggiungimento della Capacità Operativa Iniziale (IOC) che, in caso di necessità, ne consentirà l’impiego operativo con delle limitazioni da parte delle IDF.
Interconnessione tra Iron Beam ed Iron Dome
L’Iron Beam opererà congiuntamente al sistema di difesa di punto Iron Dome (o “Cupula di ferro”) costituito a sua volta da effettori missilistici, da sistemi EW per il jamming e MW o microonde per il contrasto dei droni e loitering munitions.
Sarà proprio il sistema di comando e controllo (C2) del Iron Dome che, grazie al potente elaboratore di cui è dotato, il vero e proprio “cervello”, stabilirà quale tipo di effettore impiegare per contrastare la minaccia in arrivo, se con il missile Tamir o con il raggio laser del Iron Dome od ancora con lo jamming o con i sistemi a microonde.
Chiave di volta del sistema è infatti la capacità di calcolo che permette di individuare in tempi ristretti i bersagli ritenuti più pericolosi sui quali concentrare il tiro degli effettori.
Il sistema High Power Laser è destinato a fornire alle IDF una solida soluzione di difesa contro una varietà di minacce.
Caratteristiche del Iron Beam
Iron Beam è un sistema d’arma laser ad alta energia (HELWS) da 100 kW di potenza che, allo stato attuale, si candida a divenire il primo sistema di questa classe di potenza ad essere dichiarato operativo.
Il sistema laser in questione è in grado di ingaggiare e neutralizzare rapidamente ed efficacemente un’ampia gamma di minacce, entro distanze di poche centinaia di metri fino a diversi chilometri.
Aggregandosi alla velocità della luce, Iron Beam ha un caricatore teoricamente illimitato (legato all’alimentazione elettrica), con un costo per intercettazione quasi nullo e causa danni collaterali minimi, stante l’estrema precisione del raggio laser indirizzato su un punto specifico del bersaglio.
Iron Beam ricorre ad un laser a fibra per ingaggiare e distruggere un bersaglio in volo entro 4-5 secondi dallo “sparo” od illuminazione ad una distanza massima di 7 km (la portata massima teorica di sistema sarebbe di 10 km).
Una tipica unità Iron Beam è organizzata su un radar da difesa aerea, un centro di comando e controllo e da una coppia di High Energy Laser (HEL).
E’ evidente che, nel caso delle IDF, operando in connessione al Iron Dome, il sistema Iron Beam ne sfrutti le capacità di comando e controllo e le risorse interconnesse al sistema di difesa antiaerea ed antimissile multistrato costituito da David’s Sling ed Arrow.
La difesa multistrato israeliana
L’Iron Beam si candida a contrastare diverse minacce aeree, come razzi, proiettili di mortaio, UAV e missili da crociera, supportando l’Iron Dome allorquando quest’ultimo sia stato saturato (come è avvenuto diverse volte nel corso del recente conflitto in Medio Oriente), contrastando un maggior numero di obiettivi in minor tempo.
Il nuovo sistema laser Iron Beam, pertanto, integrerà il sistema Iron Dome, sviluppato in origine per contrastare razzi a corto raggio, colpi di mortaio e proiettili di artiglieria (C-RAM) evolutosi rapidamente ed ora reso in grado di contrastare sistemi di artiglieria con una gittata di circa 70 km e minacce aeree (UAS, Loitering Munitions) nonché anche missili da crociera.
Il livello intermedio della difesa multistrato israeliana è costituito dal sistema David’ Sling, basato sulla famiglia di missili Barak 8 in grado di intercettare velivoli nonché missili balistici e missili da crociera a medio-lungo raggio lanciati da distanze comprese tra i 40 e i 300 km, mentre il livello superiore è rappresentato dal Arrow 3 (con il precedente Arrow 2 a consumazione) in grado di intercettare i missili balistici a medio e lungo raggio nonché ipersonici al di fuori dell’atmosfera terrestre, con il nuovo Arrow 4 che attualmente è in fase di sviluppo da parte della Divisione Ricerca e Sviluppo (DDR&D) del IMOD con l’ Israel Missile Defense Organization ed il comparto industriale in stretta collaborazione con la US Missile Defense Agency.