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Israele approva un piano di acquisti di sistemi d’arma da nove miliardi di dollari negli Stati Uniti

Dopo un aspro scontro con il Ministero delle Finanze che si opponeva e ben sette ore di discussioni, il Governo di Israele ha approvato un programma straordinario del valore di nove miliardi di dollari per l’acquisto di sistemi d’arma negli Stati Uniti.

Aspro scontro tra Ministero delle Finanze e Ministero della Difesa

Il Ministero delle Finanze si è sempre opposto a questo programma perché il piano richiede l’ottenimento di finanziamenti dall’estero, principalmente prestiti dalle banche statunitensi i cui interessi costerebbero ad Israele circa sessanta milioni di dollari, e la riduzione della quota versata annualmente dagli Stati Uniti.

Alla fine del aspro scontro, durato ben tre anni, è prevalsa la linea del Ministro della Difesa Benny Gantz che, da mesi, insiste per dare l’avvio a questo programma per ammodernare le IDF, in primis l’Aeronautica, anche alla luce del potenziamento in corso delle principali aviazioni del Medio Oriente. Infatti, quest’ultime stanno immettendo in linea velivoli molto avanzati come F-15QA, Typhoon, Rafale, F-16 Block 70. Tra l’altro, rimane aperta la questione F-35A per gli Emirati Arabi Uniti il cui contratto è stata temporaneamente sospeso dalla nuova Amministrazione Biden.

Gli Stati Uniti, che sono il più grande sostenitore militare di Israele, hanno annunciato nel 2018 che avrebbero elargito 38 miliardi di dollari in aiuti militari a Tel Aviv per un periodo di dieci anni.

Il contenuto del pacchetto

Per quanto riguarda il contenuto del pacchetto approvato, le prime indiscrezioni indicano che sarà acquistato almeno uno squadron di Lockheed Martin F-35, probabilmente nuovi Boeing F-15EX, il cui primo esemplare ha appena eseguito con successo il volo inaugurale. Saranno inserite nel pacchetto le aero cisterne Boeing KC-46 per la sostituzione dei vecchi Boeing 707 “Ram” convertiti in avio rifornitori, ed un nuovo elicottero da trasporto da scegliere tra il Boeing CH-47F ed il Sikorsky CH-53K.

Anche i V-22?

Nei mesi scorsi il Ministro Gantz più volte ha fatto riferimento al convertiplano Bell/Boeing V-22 Osprey di cui ha caldeggiato l’acquisto. Il problema per i V-22 è rappresentato dal elevato costo di acquisto e di manutenzione che potrebbe comportare un taglio consistente al numero di nuovi elicotteri da trasporto pesante da acquisire. Su questo punto c’è divergenza di opinioni tra il Ministro e l’Aeronautica, anche se fonti governative e militari confermano che sarà cercata una soluzione.

Nel pacchetto sarebbero ricompresi anche armamenti avanzati con migliaia di bombe guidate, oltre che attrezzature militari per la componente terrestre delle IDF.

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