Il Ministero della Difesa israeliano ha annunciato che l’Israel Missile Defense Organization ha consegnato all’Esercito degli Stati Uniti il secondo lotto ed ultimo lotto di batterie dell’Iron Dome.
Il Ministro Ganz ha affermato che: “la consegna del sistema Iron Dome agli Stati Uniti dimostra la vicinanza tra il Ministero della Difesa israeliano ed il Dipartimento della Difesa americano, l’efficacia del sistema contro diverse minacce e le eccellenti capacità delle industrie israeliane”.
Il Pentagono ha finalizzato il contratto per acquistare due sistemi Iron Dome per 373 milioni di dollari nel 2019.
I sistemi sono co-sviluppati con l’americana Raytheon e all’israeliana Rafael e prodotti parzialmente negli Stati Uniti.
Una batteria Iron Dome è composta ciascuno da 6 lanciatori, un radar (ELTA), un centro di controllo del combattimento e 120 intercettori.
Iron Dome vs Army
L’US Army non vuole acquistare altri sistemi di difesa Iron Dome di produzione israeliana ma deve trovare una soluzione entro il 2023.
L’acquisto del sistema israeliano è avvenuto in questa estate per colmare la lacuna in seno all’Esercito americano della difesa da missili a breve raggio.
Il Congresso ha però importo una deadline al 2023, anno entro il quale o l‘Esercito svilupperò il proprio sistema di difesa oppure dovrà acquistare ulteriori Iron Drome.
Il Brigadier Generale Brian Gibson, direttore dell’Air and Missile Defense Cross Functional Team, ha affermato che l’acquisto è stato effettuato “perché non c’era niente altro”
L’US Army riavviò il proprio programma Indirect Fire Protection Capability con l’intenzione di reindirizzare l’obiettivo contro minacce come missili da crociera lasciando scoperta la difesa dai missili a più corto raggio.