In Svezia è stata resa nota la notizia che l’Ucraina avrebbe in atto una trattativa con il Governo di Stoccolma relativa la cessione di 16-18 velivoli da combattimento Saab JAS 39 Gripen.
Dovrebbe trattarsi di velivoli C/D già in uso con la Reale Aeronautica Svedese e non dei più avanzati E/F di cui da poco è iniziata la produzione.
Peraltro, le autorità svedesi sono per il momento caute, sia perché non intendono sguarnire troppo la loro Aeronautica in un momento di transizione dalla linea C/D alla linea E/F del Gripen, sia perché vogliono conoscere le condizioni di impiego da parte degli Ucraini dei loro velivoli; in altre parole, gli Svedesi non desiderano vedere eventualmente impiegati i Gripen senza limitazioni.
Tra l’altro nei piani di ammodernamento e potenziamento delle FF.AA. svedesi (cd. piano 2020) è prevista la costituzione di un altro paio di gruppi di Gripen per cui, prevedibilmente, il Governo dovrebbe ordinare a Saab di allestire ulteriori JAS 39 E/F rispetto a quelli già sotto contratto.
I Gripen, nell’ipotesi in cui Stoccolma accettasse la richiesta ucraina, potrebbero rivelarsi un assetto prezioso grazie alla loro capacità di poter operare da piste decentrate e con supporto tecnico-logistico ridotto richiesto; infatti, i Gripen nascono per far fronte alle peculiari esigenze della Reale Aeronautica Svedese che richiede appunto ai suoi velivoli da combattimento di operare fuori dalle normali basi in caso di esigenza e con un minimo di supporto tecnico.
Le versioni C/D hanno preso il posto dei primi A/B che erano caratterizzati da capacità aria-suolo piuttosto limitate e con un raggio di combattimento estremamente ridotto e sono attualmente sottoposte a programmi di ammodernamento e miglioramento logistico.
Foto @Saab