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La cerimonia di presentazione del Museo Storico dell’Aeronautica Militare a seguito dei lavori di ammodernamento e riqualificazione

Si è tenuta oggi, mercoledì 3 maggio, a Vigna di Valle, sulle sponde del Lago di Bracciano, alla presenza di autorità, ospiti e rappresentanti della stampa, la cerimonia per presentare i lavori di ammodernamento e riqualificazione che hanno interessato il Museo Storico dell’Aeronautica Militare, un progetto che rientra nell’ambito delle iniziative per il Centenario dell’Aeronautica Militare che si sta celebrando in questo 2023.

L’evento è stato presieduto dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, con la partecipazione del Generale Ispettore Capo (ric) Basilio Di Martino, Presidente dell’ufficio di programma “Comitato Centenario dell’Aeronautica Militare” e di numerose autorità civili, religiose e militari; tra gli illustri ospiti anche il Vice Presidente della Camera dei Deputati, On. Giorgio Mulè.

Molte le novità che hanno interessato il Museo, che dopo circa 18 mesi di lavori vede ampliata la sua superficie espositiva del 30%, arrivando a superare i 16.000 metri quadri complessivi, andando a consolidare la sua posizione tra i più importanti musei aeronautici al mondo. Il Museo Storico di Vigna di Valle, inaugurato nel 1977, sorge sull’insediamento aeronautico più antico d’Italia; la sua origine, infatti, è legata ad uno dei padri dell’aviazione italiana, il Maggiore Maurizio Moris, che nel 1907 vi creò il Cantiere Sperimentale Aeronautico e nel 1910 la Scuola Piloti Dirigibilisti. All’interno del Museo sorge inoltre il centro di documentazione “Umberto Nobile”.

Una identità visiva completamente nuova, con un logo stilizzato che richiama in modo iconico uno dei simboli dell’ingegno aeronautico italiano e della storia della Forza Armata, l’idrovolante Siai S.55, ed un percorso espositivo, articolato in ordine cronologico attraverso cinque padiglioni. Grazie al lavoro di un Comitato Tecnico Scientifico ed al supporto sia di esperti esterni per la curatela scientifica, per l’allestimento e la grafica, sia di ingegneri e personale specializzato della Forza Armata, sono stati riprogettati gli spazi esistenti – collocando cimeli e velivoli in modo più razionale e funzionale – e realizzati nuovi spazi, con schermi e aree multimediali, simulatori di volo, una sala cinema, aree relax per i visitatori e dei suggestivi tunnel di collegamento tra gli hangar dalla originale forma di carlinga di aereo.

Non solo velivoli e cimeli ma molte le novità che hanno interessato le strutture del Museo, sottoposto a profondi interventi di riqualificazione: nuovi impianti di condizionamento, nuovi impianti di illuminazione a led, nuova pavimentazione bicolore e, come detto, un nuovo percorso espositivo. Sono stati realizzati un centro accoglienza, attiguo al parcheggio visitatori, che fungerà da punto informazioni prima della partenza della visita e dove sorgerà anche un punto vendita di articoli aeronautici; la costruzione di un nuovo padiglione a doppia campata ha consentito inoltre di dare respiro agli ambienti. È stato inoltre completamente riqualificato un vecchio magazzino in prossimità degli hangar principale, che è stato adibito ad area polivalente con esposizione di motori, divise e cimeli, aree didattiche, sale mostre e una zona multimediale con simulatori di volo e realtà virtuale.

L’occasione del Centenario, una data particolarmente simbolica, è stata colta per rivisitare il Museo” ha sottolineato il Gen. Isp. Capo Basilio Di Martino nel suo discorso di apertura della cerimonia. “Ridisegnare le collezioni, riproporlo in una chiave in linea con i moderni concetti della scienza museale: questo è quello che è stato fatto cogliendo anche l’occasione per un adeguamento infrastrutturale che lo ponesse in linea con le più recenti normative. L’obiettivo è quello di avere un sistema museale che favorisca l’interazione con il visitatore.” Il Generale Di Martino ha poi commentato: “In un Museo come questo il futuro, il presente e il passato, sono intimamente collegati. La storia ci consente una chiave interpretativa che utilizza le chiavi di lettura che ci vengono dal passato per interpretare il presente e il futuro. Su tutto questo c’è una spinta dominante che è quella verso la tecnologia, perché l’Aeronautica Militare non può non essere eccellenza tecnologica e questo inevitabilmente la proietta verso il futuro.”

Ha preso poi la parola il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti: “Questa cerimonia ha un’altissima valenza simbolica, ma è anche sostanziale perché oggi l’Aeronautica Militare onora la propria storia e le gesta di tutti coloro che fecero la scelta di servire la Patria con l’uniforme azzurra, vivendo, combattendo, in alcuni casi fino all’estremo sacrificio, utilizzando alcuni dei mezzi e dei reperti conservati all’interno di questi gloriosi e rinnovati Hangar.” Ha poi continuato dicendo: “Con uno sforzo corale di tutta la Forza Armata, abbiamo rinnovato la casa della nostra storia in modo che possa accogliere nei prossimi decenni tutti coloro che cercheranno l’approfondimento e saranno interessati a scoprire i valori e le tradizioni di un’istituzione centenaria ma al tempo stesso giovane, dinamica, vitale e tecnologicamente avanzata“. Il Gen. Goretti ha poi concluso: “Un museo è un luogo educativo per eccellenza, soprattutto per le nuove generazioni e per i ragazzi che stanno formando la propria coscienza e il proprio intelletto. Parla con un linguaggio semplice e utilizza un codice universale che non solo non conosce confini, ma spesso li supera. Questo rappresenta un concetto molto vicino al mezzo aereo.

Il Museo custodisce pezzi pregiati e unici, a partire dal Pallone di Garnerin, il più antico cimelio aeronautico esistente al mondo, sapientemente e pazientemente restaurato sotto la supervisione della Sovrintendenza dei Beni Culturali che ha curato anche il restauro del SIAI S.79 Sparviero.

Una collezione unica nel suo genere con circa 80 velivoli esposti: dal Blèriot, all’idrovolante austro-ungarico Lohner per poi passare agli idrocorsa: Vigna di Valle è il museo aeronautico che può vantare il numero maggiore di idrocorsa in esposizione, fra i quali spicca il Macchi MC.72 detentore del record di velocità per idrovolanti con oltre 709 km/h di media. Si prosegue poi con gli IMAM Ro.37 e Ro.43, con il FIAT G.212, ultimo plurimotore costruito dalla FIAT, il SIAI SM.82 e il CANT Z.506 che proprio a Vigna di Valle ha prestato servizio con il Soccorso Aereo. E ancora i jet del primo dopoguerra e quelli attuali, con una particolare attenzione alle missioni fuori dai confini nazionali, alla Pattuglia Acrobatica Nazionale, agli elicotteri e ai paracadutisti dell’Aeronautica Militare. Il Museo accoglie inoltre anche nuovi velivoli nel settore dedicato al periodo moderno, come il Tornado IDS con livrea desertica, l’Eurofighter e gli elicotteri HH-3F e AB-212.

L’apertura al pubblico del Museo Storico avverrà entro la prima decade del mese di maggio. I dettagli dell’apertura saranno pubblicizzati attraverso il sito web dell’Aeronautica Militare, la Applicazione del Centenario e tutti i profili social della Forza Armata.

Novità anche per il biglietto d’ingresso: al fine di migliorare la qualità dei servizi forniti, e prendendo spunto dalle molteplici richieste e suggerimenti  che negli anni i visitatori ci hanno segnalato, la gestione del Museo sarà affidata ad una ditta specializzata individuata da Difesa Servizi SpA, l’organo dedicato alla gestione e alla valorizzazione anche delle strutture del Ministero della Difesa, che ha già avviato un processo di valorizzazione per individuare l’operatore economico a cui affidare le attività del museo. Il primo shop MUSAM, inaugurato oggi, e’ il simbolo di questa sinergia tra Aeronautica Militare e Difesa Servizi per la valorizzazione dei beni culturali delle Forze Armate, attraverso la realizzazione di prodotti iconici che raccontano la storia delle Istituzioni Militari.

Per il rinnovo e la riqualificazione del Museo Storico di Vigna di Valle, l’Aeronautica Militare formula un pubblico ringraziamento alla Avio Aero, che in qualità di sponsor finanziario ha fornito il proprio contribuito alla realizzazione dell’opera.

Fonte e foto@ Aeronautica Militare-Stato Maggiore-5° Reparto Comunicazione/Ufficio Pubblica Informazione

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