La Cina ha inviato una “severa protesta” agli Stati Uniti accusandoli di aver fatto volare un aereo spia Lockheed U-2 “Dragon Lady” all’interno di una no-fly-zone durante una esercitazione militare dell’Esercito Popolare cinese.
Secondo le autorità di Pechino gli statunitensi avrebbero violato le norme di comportamento aeree e marittime stabilite tra Stati Uniti e Cina nonché quelle internazionali.
L’intromissione dell’aereo spia ha alterato la conduzione dell’esercitazione da parte del Comando Teatro Settentrionale dell’Esercito Popolare.
La Cina, si legge nella nota ufficiale del governo, chiede agli Stati Uniti di smettere immediatamente queste manovre aggressive e di fare azioni concrete per il mantenimento della pace e della stabilità nella regione.
Il Ministro della Difesa cinese ha affermato che la situazione avrebbe potuto causare un “malinteso” oppure portare ad “incidente inaspettato”.
Non è chiaro dove sia avvenuta precisamente la citata “intromissione”.
Precedenti
Nel 2001 un P-3 specializzato in compiti SIGINT ha colliso in volo con un intercettore cinese. Il pilota dell’intercettore è deceduto mentre il P-3 è riuscito ad atterrare in una isola cinese. L’equipaggio è stato liberato a distanza di dieci giorni. Nel corso degli anni si è scoperto che diverso materiale classificato non era stato eliminato o completamente distrutto compresi documenti di intelligence, computer, chiavi crittografiche,etc. ed è caduto in mano dei cinesi. L’aereo è stato poi restituito e rimesso in volo. Il fatto è conosciuto anche come “Incidente dell’Isola di Hainan”.
Gli Stati Uniti hanno rilasciato il video di una precedente intercettazione dove un caccia cinese si avvicinava pericolosamente all’ala di un P-3.
Nel corso del tempo, al pari dell’aumento della tensione nell’area, si sono moltiplicati i casi di intercettazione tra i due paesi.
Note
Il comunicato ufficiale del Governo cinese
Immagine di copertina: An U-2 Dragon Lady takes off from Osan Air Base, South Korea. The spy plane flies at altitudes above 70,000 feet, which poses unique risks to its pilots. (U.S. Air Force photo/Staff Sgt. Brian Ferguson)