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La Cina apre un ufficio per spingere l’export del J-31

Lo sviluppo del caccia stealth J-31 non è solamente utile all’Aeronautica cinese per disporre di una piattaforma di Quinta Generazione ma potrebbe giocare un ruolo fondamentale per la politica estera di Pechino.

Per rafforzare la propria presenza regionale la Cina ha dunque aperto un “ufficio” vendite del J-31 per iniziare una strategia commerciale per competere, secondo le previsioni di Pechino, con l’F-35 statunitense ed il russo Su-75.

I cinesi spingono infatti sul prezzo contenuto, l’elevato livello di tecnologia presente a bordo, la mancanza di restrizioni politiche ed un servizio di supporto completo.

Secondo quanto riportato da Global Times, non è esclusa la possibile apertura di linee di assemblaggio all’estero del velivolo.

Il J-31 ha effettuato il suo primo volo a fine ottobre del 2012 ed attualmente ne risultano costruiti quattro prototipi.

Rispetto all’F-35, il J-31 ha dimensioni più generose risultando più lungo di 1,6 metri e con una apertura alare maggiore di circa 50 centimetri.

La differenza più importante è l’apparato propulsivo che per l’F-35A è monomotore (F135) mentre il J-31 è dotato di due motori WS-13 o WS-19.

Il peso massimo al decollo del J-31 è quasi nove tonnellate in meno rispetto al JSF.

Secondo le specifiche tecniche cinesi il J-31 è dotato di radar AESA KLJ-7A, Distributed Aperture System (DAS) e Electro-optical Targeting System (EOTS).

Immagine di copertina: Shenyang J-31 (F60) at the 2014 Zhuhai Air Show

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