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La Cina sperimenta una gatling a 20 canne come CIWS

La Cina sta sviluppando una gatling con venti canne rotanti da impiegare sulle unità di superficie come Close In Weapon System (CIWS) per la difesa contro missili oppure altri bersagli insidiosi.

Non si conoscono con precisione le tappe che hanno portato allo sviluppo di questa arma se non che l’assemblaggio finale è avvenuto tra dicembre 2020 e gennaio 2021.

La Gatling a 20 canne ha aperto il fuoco almeno tre volte durante prove in poligono (29-31 gennaio, 29-30 marzo, 11-12 aprile) ma la cadenza di fuoco non è stata resa nota pubblicamente così come il calibro.

Nelle slide emerse da Weibo, il sito di microblogging cinese, il numero di colpi al minuto è indicato in “XX090” e “XX376” ed una stima, rispetto ai modelli attualmente in uso, porterebbe a pensare ad una cadenza di circa 10.000-15.000 colpi al minuto.

Il vantaggio dall’avere un maggiore numero di canne può essere quello di mantenere una cadenza di tiro elevata con una velocità di rotazione minore evitando così anche il surriscaldamento delle canne.

L’analisi delle immagini suggerisce inoltre che l’arma sia dotata di un “doppio” sistema di alimentazione che gli consente di sparare con due canne alla volta per massimizzare i danni sul bersaglio.

I tiri di prova sono avvenuti presso il China Ordnance Industry Test and Test Research Institute, affiliato alla NORINCO, conosciuto anche come “Base 051”.

Type 1130

La Cina impiega già un CIWS dalle prestazioni importanti, il Type 1130, con ben undici canne da 30 millimetri in grado di sparare fino a 11.000 colpi al minuto. L’arma è indipendente dall’FCS (Fire Control System) della nave dato che integra un radar di tiro ed un sistema di puntamento elettro-ottico.

Difesa Anti Missile

I velivoli stealth possono arrivare a distanza di tiro con i loro missili antinave senza essere scoperti rendendo difficile l’approntamento di una difesa efficace.

Pechino sta quindi investendo nell’installazione di radar Banda A/VHF come il Type 517 sulla navi ma tali sistemi non permettono un inseguimento di precisione.

Parallelamente a questo, i recenti sforzi con il CIWS Type 1130 e del nuovo “gatling a 20 canne” mostrano la strategia cinese di creare una sorta di barriera di proiettili per cercare di intercettare il missile in arrivo.

Sistemi di auto-difesa missilistica multi-strato (Fonte: Raytheon)

Il limite dei sistemi con cannoni/canne rotanti è la limitata gittata, mediamente 2-3 chilometri, ed il fatto che a breve distanza non è sicuro che una volta colpito il missile sia distrutto o deviato dalla traiettoria mentre i detriti e carburante possono comunque investire la nave.

Inoltre la capacità di ingaggio è condizionata anche dalla posizione nella quale sono installati a bordo avendo dei limiti ben precisi di brandeggio ed elevazione.

SeaRAM su una unità giapponese

Per ovviare a questi problemi, i russi hanno installato sul Kashtan otto missili 9M311K (fino a 5 km di gittata) assieme a due gatling da 30 millimetri mentre gli americani hanno sviluppato il SeaRAM con 11 missili RIM-116 oppure il classico Mk-144 GML (Guided Missile Launcher) con 21 missili.

HQ-10

La Cina ha introdotto nel 2013 l’HQ-10 molto simile ai RAM statunitensi ma dalle dimensioni del missile più compatte.

I missili hanno una capacità di cambiare direzione che consente l’ingaggio di bersagli ad alta manovrabilità a qualsiasi altitudine.

76/62 Strales (Fonte: video)

L’approccio italiano alla questione ruota attorno al cannone 76/62 di OTO che coniuga una cadenza di tiro sostenuta ad calibro generoso unito alla possibilità di impiegare munizionamento guidato: meno colpi rispetto ai sistemi sopra citati ma più precisi, soprattutto a distanze maggiori.

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