In netta controtendenza dalle notizie che provengono dagli Stati Uniti dove il bilancio della Difesa sarà sottoposto ad una consistente “cura dimagrante” (od almeno questo sarebbe il tentativo del Segretario alla Difesa Pete Hegseth a Washington), la Danimarca invece spinge l’acceleratore ed istituisce un fondo speciale di 50 miliardi di corone, pari a 6,7 miliardi di euro, per potenziare ed accelerare le spese nel settore Difesa.

Infatti, il Governo Danese propone un Fondo che accelererà il rafforzamento della potenza di combattimento delle Forze Armate danesi ed il supporto militare all’Ucraina, questo unitamente all’attuazione di una serie di adeguamenti organizzativi per contribuire a rendere più rapidi i processi decisionali ed a chiarire le responsabilità gestionali.
La Danimarca stima che allorquando la guerra in Ucraina cesserà o si congelerà e la NATO non si armerà allo stesso ritmo, la Russia sarà in grado di liberare notevoli risorse militari e nel giro di circa 2 anni, rappresenterà una minaccia credibile per uno o più Paesi della NATO nella regione del Mar Baltico se gli Stati Uniti decidessero di non intervenire.
Pertanto, il Governo di Copenhagen propone di accelerare il rafforzamento della potenza di combattimento delle Forze armate danesi istituendo un Fondo di accelerazione di 25 miliardi di corone danesi rispettivamente nel 2025 e nel 2026.
Le decisioni specifiche per utilizzare i fondi nel Fondo di accelerazione saranno prese in base alle raccomandazioni tecnico-militari del Capo della Difesa e seguendo la prassi di attuazione utilizzata negli ultimi anni con il Fondo per l’Ucraina.
Tra i programmi da finanziare vi è l’acquisto di un sistema di difesa aerea ed antimissile la cui scelta sarà probabilmente limitata ad uno tra lo statunitense Patriot ed il franco-italiano SAMP/T NG.
Con queste misure, più i 10 miliardi di corone danesi (1,3 miliardi di euro) extra all’anno fino al 2033 già decisi ed approvati, il bilancio della Difesa passa dal 2,4% rispetto al PIL 2024 al 3,2% nel 2025.
Fonte e foto credit @Ministero della Difesa della Danimarca