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La Difesa Bulgara tra ambizioni e difficoltà di bilancio

La Difesa Bulgara si dibatte tra progetti ambiziosi di ammodernamento e potenziamento delle Forze Armate e la dura realtà di carenza di risorse di bilancio.

Il Ministro della Difesa Stoyanov nel mese di agosto scorso aveva presentato in Parlamento un progetto articolato su tredici programmi che, se approvato, avrebbe permesso di dare il via ad un cospicuo ammodernamento.

Ma il Parlamento di Sofia non ha approvato il programma governativo, costringendo il Ministero della Difesa a rivedere l’intera questione, poiché non è stato deliberato il quadro finanziario pluriennale necessario a sostenere l’imponente sforzo di modernizzazione.

Inoltre, il Parlamento ha deliberato che i nuovi materiali potranno essere acquistati solo da Paesi dell’Unione Europea e della NATO, escludendo ad esempio altri Paesi come Israele che hanno una fiorente industria della Difesa.

Pertanto, in queste condizioni il Ministero della Difesa di Sofia non ha grandi margini di manovra e sta facendo sondaggi per l’eventuale acquisto di nuovi materiali tra cui radar 3D, sistemi missilistici antiaerei, cannoni/obici da 155 mm ed un nuovo veicolo da combattimento della fanteria.

Per tutti questi programmi sarà necessario programmare ed approvare una copertura decennale per permettere pagamenti annuali certi senza interruzioni.

Per la metà del mese corrente è previsto il termine ultimo per le industrie interessate di Francia, Svezia ed Israele di far pervenire l’offerta relativa una piattaforma sostitutiva della linea di combattimento dell’Aeronautica che affiancherà gli F-16 in via di realizzazione.

Proprio relativamente gli F-16, si registrano ritardi nel completamento dei lavori della base aerea di Graf Ignatievo destinata ad ospitare i nuovi caccia bombardieri, con la speranza di poter chiudere i cantieri entro il 2024.

Anche sul “fronte” della modernizzazione dei MiG-29 pare che l’accordo con la Polonia per la manutenzione dei motori non sia andato in porto, neanche per i primi due propulsori, per problemi di natura contrattuale: ora il Ministero della Difesa di Sofia ha in valutazione altre possibilità.

Fonte e foto @Ministero della Difesa Bulgara







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