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La Francia avvia un programma per un lanciarazzi a lunga gittata

In Francia, la Direction Générale de l’Armement (DGA), nell’ambito della Legge di Programmazione Militare 2024-2030, ha avviato le procedure che porteranno alla selezione della proposta per un nuovo sistema di artiglieria pluritubo a lungo gittata per la sostituzione degli attuali MLRS M270.

L’Armée de Terre, a suo tempo alla fine degli anni Ottanta-primi anni Novanta, acquistò 48 MLRS M270 dagli Stati Uniti per armare due Reggimenti di Artiglieria Pesante con 22.000 razzi; questi numeri sono drasticamente scesi a 13 sistemi M270A1 disponibili nel 2022 ulteriormente decurtati con 4 esemplari che sono stati ceduti alla Ucraina in guerra con la Russia.

Pertanto, nell’ambito dello Stato Maggiore del Armée, anche alla luce dell’esperienza bellica del conflitto russo-ucraino, si è deciso di ripristinare la capacità di colpire in profondità con precisione avviando la selezione del successore del MLRS M270.

L’Esercito di Parigi, a differenza di altri servizi omologhi europei, tra cui l’Esercito Italiano, non ha optato per ammodernare gli M270 allo standard A2 né ad affiancare ai sistemi esistenti gli M142 HIMARS, preferendo coltivare un programma nazionale.

C’è da notare che in ambito europeo, proprio la guerra in corso tra Mosca e Kiev ha comportato un corposo ritorno di fiamma per i lanciarazzi multipli e multi calibro, con HIMARS e Puls sugli scudi, seguiti dal K239 adottato in massa dalla Polonia insieme agli M142.

Anche la Germania ha avviato il programma di sostituzione degli M270 ed uno dei candidati con buone chance di successo è il GMARS, una soluzione intermedia proposta da Lochkeed Martin e Rheinmetall, un sistema che combina i lanciatori degli M270A2/HIMARS ed i razzi GMLRS/GMLRS-ER nonché i missili tattici a breve raggio ATACMS e Precision Strike Missile (PrSM) con un telaio 8×8 ad alta mobilità fuoristrada e cabina blindata della serie HX di Rheinmetall MAN Military Vehicles (RMMV).

Il GMARS, se selezionato dal Heer, potrebbe impiegare il Joint Fire Support Missile (JFSM), un missile sviluppato congiuntamente da MBDA DE, KMW oggi KNDS, e da ESG, volto a realizzare un sistema d’arma del peso di 250/300 kg per attacchi di precisione entro i 500 chilometri di distanza, viaggiando a velocità comprese tra 0,5 e 0,9 mach di velocità, un sistema analogo al PrSM di cui l’US Army sta iniziando il dispiegamento dei primi esemplari operativi. Il JFSM è progettato per essere lanciabile anche dagli M270/HIMARS.

Tornando alla Francia, si sono formati due gruppi di industrie interessate al programma, il primo formato da MBDA-Safran ed il secondo da Thales-Ariane Group (quest’ultimo sviluppa e costruisce i missili balistici a raggio intermedio M51 a testata nucleare oltre che il razzo vettore Ariane 6).

Il programma francese ha un valore di 600 milioni di euro e dovrà portare alla selezione del nuovo Lance-roquettes unitaire (LRU) i cui esemplari di serie dovrebbero essere operativi entro il 2030.

L’Armée de Terre ha indicato la necessità di poter colpire con precisione obiettivi fino a 120/150 km, che corrisponde alla responsabilità del Corpo d’Armata, o anche a quella del livello interforze o strategico, a 500 km e distanze superiori.

I due raggruppamenti lavorano a soluzioni differenti e non si conoscono ancora completamente i possibili candidati alla selezione; al momento, in occasione di Eurosatory 2024, MBDA ha proposto una versione terrestre Land Cruise Missile (LCM) del MdCN o Scalp Naval ed insieme a Safran un sistema derivato dalla soluzione modulare aria-terra A2SM od Hammer, impiegata con successo dall’Armée de l’Air et de l’Espace e dalla Aéronautique navale tra Medio Oriente ed Africa e, più recentemente, dall’Ucraina per colpire obiettivi russi.

Immagine @MBDA e foto@SAFRAN

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