Secondo la stampa indiana, il Governo Francese avrebbe offerto al Governo Indiano guidato dal Premier Narendra Modi un accordo di collaborazione per la realizzazione di sottomarini d’attacco a propulsione nucleare.

L’accordo verterebbe sulla condivisione francese delle tecnologie sviluppate e messe a punto nell’ambito del programma Barracuda, la cui versione in servizio nella Marine Nationale ha dato vita alla classe Suffren.
Il Governo Indiano da diverso tempo progetta la costruzione di sei sottomarini a propulsione nucleare per contrastare la crescente espansione navale cinese, ma le ambizioni di Nuova Delhi si sono al momento scontrate con difficoltà di ordine tecnologico e politico.
Per la Francia, se l’accordo andasse in porto, si tratterebbe di una sorta di importante rivincita dopo il doppio smacco subito nell’area del Pacifico a seguito dell’annullamento del contratto di costruzione di dodici sottomarini a propulsione convenzionale, derivati proprio dal Barracuda, da parte dell’Australia e della decisione di quest’ultima di richiedere agli Stati Uniti battelli classe Virginia nell’attesa della realizzazione degli SSN AUKUS, frutto della collaborazione tra Regno Unito, Stati Uniti e l’isola continente dell’Oceania.
La collaborazione tra Francia ed India è già in atto per la costruzione nel Paese asiatico dei sottomarini a propulsione convenzionale classe Kalvari derivati dal progetto Scorpène.
I Barracuda sono battelli che dislocano in superficie oltre 4.600 tonnellate ed in immersione 5.300 tonnellate; l’apparato motore è costituito da un reattore ad acqua pressurizzata K15 da 150 MW, da 2 turboalternatori da 10 MW ciascuno, da 2 motori elettrici di emergenza MAN e da un sistema pump jet.
Questi sottomarini hanno un lunghezza di 99.5 metri, diametro di 8,8 metri e pescaggio di 7,3 metri.
La velocità massima è superiore i 20 nodi in immersione ed è di 14 nodi in superficie.
La profondità raggiungibile è superiore i 350 metri mentre l’equipaggio è costituito da 60 uomini ai quali si possono aggiungere dieci operatori delle Forze Speciali.
L’armamento è costituito da 4 tubi lanciasiluri per 20 siluri pesanti da 533 mm che possono essere combinati con missili antinave tipo SM39 Exocet, missili da crociera tipo MdCN e mine
Foto @Marine Nationale