La Francia sembra aver raggiunto un punto di equilibrio al ribasso tra le necessità dell’Armée de Terre e quelle dell’industria (Airbus Helicopters) nell’ambito del programma di ammodernamento del elicottero da combattimento Tigre.

Una storia travagliata quella del Tigre
Come è noto, l’iniziativa dell’ammodernamento del Tigre nasceva in origine per far fronte alle obsolescenze degli elicotteri in servizio con l’Armée de Terre e del Heer tedesco, cercando di trovare una soluzione per dar vita ad una piattaforma comune tra i due servizi.
Il programma Tigre ha sempre navigato in acque agitate sin dall’inizio, con l’avvenuta cancellazione da parte della Germania della PanzerAbwehr Hubschrauber 2 (PAH-2) la versione anticarro prevista inizialmente e della Unterstützung Hubschrauber (UUH) versione di scorta mentre la Francia, da parte sua ha abbandonato la progettata versione Hélicoptère Anti-Char, quella che avrebbe dovuto essere una versione specializzata nella lotta anticarro.
Pertanto, alla fine pur di non far naufragare il programma, Francia e Germania si sono accordate per produrre un totale di 137 esemplari in tre sottoversioni, la UHT (Unterstützung Hubschrauber Tiger) tedesca priva di torretta per la mitragliera-cannone da 30 mm, con sistema di mira montato sopra l’albero motore ed armata con missili anticarro HOT 3 (PARS 3), razzi Hydra da 70 mm, pod con mitragliatrici M3P da 12,7 mm e missili aria-aria Stinger, la HAD (Hélicoptère d’Appui Destruction) francese dotata di mitragliera-cannone da 30 mm in torretta, sistema di osservazione e tiro montato sopra il tettuccio dell’abitacolo superiore dinanzi all’apparato motore ed armata con missili anticarro Hellfire ed aria-aria Mistral nonché la HAP (Hélicoptère d’Appui Protection) con gli stessi equipaggiamenti della HAD ma senza missili Hellfire e con lanciarazzi da 68 mm (ognuno con 22 ordigni).
Dal Tigre Mk 3 al Tigre Mk 2+ con l’uscita di scena tedesca
Ma il programma ha avuto sempre problemi con gli elicotteri, specie quelli tedeschi, afflitti da tassi di efficienza e disponibilità ridotti tanto che, dopo un accordo iniziale con la Francia, per ammodernare i Tigre ad uno standard comune per abbattere i costi degli interventi e migliorare la operatività, la Germania ha deciso di non proseguire oltre lasciando da sola la Francia a gestire il programma.

Il programma inizialmente noto come Tigre Mk 3 è divenuto Tigre Mk 2+ prevedendo l’adozione di armamenti messi a punto in Francia ed Europa come i missili Akeron LP a lunga portata, dopo l’adozione del Akeron MP a media portata da parte dell’Armée de Terre per la fanteria, nonché l’ammodernamento del cannone-mitragliera da 30 mm.
Ma i costi di integrazione della nuova arma e delle modifiche richieste al sistema di condotta del tiro sembrano aver sconsigliato la Direction Générale de l’Armement (DGA) e l’Aviation Légère de l’Armée de Terre (ALAT) dal proseguire oltre, rinunciandovi, mantenendo al momento i missili Hellfire ed orientandosi, forse, sui Brimstone e limitandosi per il cannone-mitragliera probabilmente ad adottare un nuovo tipo di munizionamento esplosivo in via di messa a punto tralasciando ulteriori interventi.
La Spagna si unisce alla Francia
Gli elicotteri francesi che saranno ammodernati, due terzi di quelli oggi disponibili (67), dovrebbero ricevere il nuovo Euroflir 510 al posto dell’attuale Stryx, nonché nuove radio protette e ricevitori satellitari Galileo II.

Al programma Tigre Mk 2+ si è unita la Spagna (come Tigre Mk 3) che vuole ammodernare i diciotto HAD disponibili (i sei HAP sono stati ritirati), armati peraltro con missili Spike ER e Mistral; gli esemplari franco-spagnoli riceveranno un nuovo sistema di identificazione amico/nemico (IFF) mentre quelli spagnoli avranno anche un nuovo sistema di guerra elettronica (EWS) ed un nuovo sistema di comando e controllo (SpC2).
Teoricamente, se non vi saranno ulteriori scossoni al programma gestito da OCCAR per conto di Francia e Spagna, gli esemplari della Aviazione dell’Esercito Spagnolo (FAMET) “rischiano” di essere i più moderni e meglio equipaggiati, considerato che la Germania a breve sostituirà la sua linea con un modello non ancora definito e l’Australia ha deciso di ritirarli per far posto agli AH-64E Guardian Apache.
Foto @Armée de Terre , @Bundeswehr/Mario Bähr, @Ejèrcito de Tierra