A seguito del grave fatto di sangue avvenuto nella città di Arras, con l’uccisione di un insegnante ed il grave ferimento di altre due persone ad opera di un ex studente di origini cecene inneggiante alla Jihad, già schedato e sottoposto a vigilanza, ed una serie di falsi allarmi bomba a Parigi, il Presidente Macron ha ordinato di dispiegare settemila militari nella capitale e nei maggiori centri abitati francesi.
La misura è stata decisa per aumentare la sorveglianza e sicurezza in una situazione in costante peggioramento a seguito della guerra in corso nel Mediterraneo Orientale.
Ovviamente, l’allerta è alta nelle scuole di ogni ordine e grado e nei principali possibili obiettivi ebraici nel Paese.
In questi giorni si stanno svolgendo i Mondiali di Rugby e l’anno prossimo la Francia ospiterà le Olimpiadi; pertanto, le esigenze di sicurezza sono massime anche alla luce dei gravissimi attentati che colpirono il Paese nel 2015.
Il Ministro degli Interni, Gerald Darmanin, ha dichiarato che in Francia si sta formando “un’atmosfera jihadista” con riferimento alla situazione in atto in Medio Oriente e che sono state disposte misure aggiuntive preventive; sabato scorso sono stati identificati 189 atti antisemiti e sono stati effettuati 65 arresti; alcune associazioni pro-Hamas saranno sciolte nonché è stato disposto il divieto di proteste filo-palestinesi in tutto il Paese.