Secondo fonti di stampa tedesca il Governo di Berlino avrebbe in corso trattative per il riacquisto di semoventi antiaerei Gepard e relativo munizionamento calibro 35 mm.
L’intenzione del Governo Tedesco non è ovviamente riattivare gruppi di artiglieria contraerea con il Gepard ma di “girarne” un ulteriore congruo numero all’Ucraina che già ne impiega circa cinquanta esemplari con ottimi risultati, principalmente, contro i droni Shahed-136 di produzione iraniana di cui Teheran ha trasferito a Mosca migliaia di esemplari, nonché contro i missili da crociera lanciati in gran numero dalle forze russe.
Le trattative sarebbero in corso con il Brasile e con il Qatar che hanno ricevuto, rispettivamente, 36 FlakPz 1A2 usati ex Bundeswehr e 15 Gepard, questi ultimi ammodernati nel radar di sorveglianza e tiro, acquistati dal Emirato con munizionamento di tipo avanzato per potenziare le difese antiaeree/anti uas in vista dei Mondiali di Calcio tenuti alla fine dello scorso anno.
Inoltre, Berlino ha in animo di consegnare all’Ucraina altri sette Gepard ancora disponibili in Germania nel corso del 2023 e, come i precedenti, rimessi in funzione dall’industria tedesca che li revisiona.
Per aggirare il divieto svizzero all’esportazione del munizionamento da 35 mm prodotto da Oerlikon, il gruppo Rheinmetall, che controlla la predetta Oerlikon, ha in via di acquisizione il produttore spagnolo di munizioni Expal che, una volta completate le procedure di acquisto da parte tedesca, metterà in linea di allestimento apposito munizionamento calibro 35 mm per l’impiego da parte dei Gepard e con buona approssimazione da 20 mm per gli IFV Marder in via di cessione all’Ucraina in una quarantina di esemplari.
Peraltro, la Germania intende affrontare il problema delle scorte di munizionamento parecchio sentito a livello europeo e NATO i cui livelli, già ai minimi, sono stati pesantemente intaccati dall’emergenza ucraina con continui invii di proiettili, in una fase in cui l’industria deve riorganizzarsi per produrre su larga scala, viste le pressanti richieste in tal senso provenienti dai più importanti Paesi.
A tal fine, Berlino ha trovato un accordo con Bucarest per ristrutturare uno stabilimento industriale per la produzione su larga scala di munizioni a partire dai calibri 152 e 155 mm in Romania; inoltre, Rheinmetall, nell’ambito degli accordi per la produzione dei veicoli da combattimento della fanteria IFV KF41 da parte ungherese, aprirà una fabbrica di esplosivi per munizioni a Várpalot che sarà gestito da una joint venture con la società statale ungherese N7 Holding.
Foto Ukrainian Military Pages