Il nuovo Governo tedesco, frutto dell’Alleanza al Bundestag dei partiti Socialdemocratico, Verde e Liberale Democratico, ha inviato un messaggio chiaro ed inequivocabile agli Alleati, chiarendo che la Germania non ha alcuna intenzione di abbandonare l’arsenale nucleare condiviso della NATO.
Pertanto, Berlino rimarrà parte dell’accordo di condivisione nucleare della Nato e non chiederà a Washington, come era stato temuto da più parti, di rimuovere le bombe nucleari B-61 dai depositi in Germania.
Le bombe B-61, circa una ventina, sono mantenute nei depositi presso la base aerea tedesca di Buechel, nel Lander della Renania-Palatinato e sono impiegabili da una dozzina di Tornado IDS del Tactical Wing 33 o Taktisches Luftwaffengeschwader 33 della Luftwaffe ivi stanziato.
Questi Panavia Tornado IDS sono gli unici velivoli da combattimento tedeschi predisposti all’impiego di bombe nucleari.
Ma i Tornado IDS hanno più di quarant’anni di vita operativa sulle ali e, nonostante i giganteschi sforzi anche in termini economici per mantenerli operativi, con oltre sei miliardi di euro investiti nel programma SLE gestito da Airbus, dovranno lasciare il servizio tra il 2025 ed il 2030.
Peraltro, in occasione della Conferenza internazionale sulla Sicurezza di Berlino il Vice Presidente di Boeing Germany ha affermato di aspettarsi che il Ministero della Difesa tedesco emetta una LOR o Lettera di Richiesta nel mese di gennaio del prossimo anno per l’acquisto di F/A-18E/F Super Hornet e EA-18G Growler. Tale LOR era prevista per il mese di dicembre del 2021, ma le trattative per la costituzione del nuovo Governo presso la Cancelleria di Berlino sono state lunghe ed è improbabile che il nuovo Ministro della Difesa possa adempiervi entro la fine dell’anno.
Si tratterebbe di 45 velivoli di cui 30 F/A-18E/F Super Hornet e 15 velivoli per guerra elettronica nonché soppressione della difese aeree EA-18G Growler.
I Growler tedeschi sarebbero i primi ad entrare in servizio a partire dal 2025 e sarebbero dotati del Luftgestützte Wirkung im Elektromagnetischen Spektrum o LuWES sviluppato da Hensoldt, un nuovo jammer d’attacco elettronico.
Per i Super Hornet l’incognita rimane la certificazione all’impiego delle bombe nucleari B-61 dato che, allo stato attuale, non è abilitato all’uso.
Il “vecchio” F/A-18 Hornet era abilitato all’uso delle B-61 ma dal momento che l’US Navy ha ritirato dal servizio le bombe nucleari “a caduta libera” ed i vecchi Hornet dai ponti di volo delle portaerei, il nuovo Super Hornet dovrebbe essere sottoposto alla procedura ed alle prove di certificazione del munizionamento nucleare, Washington permettendo e con costi verosimilmente a carico del cliente tedesco.
Per la sostituzione degli altri 78 Panavia Tornado IDS ancora disponibili, Berlino pensa (o pensava il precedente Governo a guida Merkel) di acquistare un nuovo lotto di 55 Eurofighter con spiccate capacità di combattimento aria-superficie.
Nell’attesa del concretizzarsi o meno di queste commesse, intanto, è partita la produzione del lotto di 38 Eurofighter Tranche 4 che andranno a sostituire un pari numero di Eurofighter Tranche 1.
Questa commessa è al centro del programma Quadriga voluto dal precedente Governo Tedesco per supportare l’industria aerospaziale tedesca (Airbus ed Hensoldt in primis) e per favorire l’ammodernamento della linea caccia della Luftwaffe, in attesa del nuovo caccia da superiorità di sesta generazione franco-tedesco FCAS/SCAF a cui si è aggiunta la Spagna.
Il nuovo Eurofighter Tranche 4 o Quadriga avrà a disposizione il radar a scansione elettronica E-SCAN Mk 1 attualmente in via di sviluppo da parte di Hensoldt ed Indra nonché nuovo software avanzato e sistemi di protezione elettronica migliorati. I nuovi Eurofighter saranno armati con il missile a lungo raggio Meteor di MBDA.