Il Governo Lettone sta valutando l’ipotesi di acquistare veicoli da combattimento di fanteria entro il 2028; questo è quanto dichiarato ieri da Leonids Kalniņš, comandante delle Forze Armate Nazionali (NBS), presentando il concetto aggiornato di difesa nazionale.
In base a quanto previsto dal concetto aggiornato di difesa nazionale che indica le principali direzioni strategiche della difesa nazionali ossia il rafforzamento delle capacità di difesa e deterrenza, nonché il potenziamento della resilienza informatica, della capacità di agire e della volontà di difendere il Paese, la NBS dovrà essere in grado sviluppare le relative capacità operative aumentando la potenza di fuoco e le distanze di ingaggio per impedire all’avversario di operare liberamente nei domini aereo, marittimo e terrestre. A tal fine, la NBS dovrà continuare a sviluppare le capacità di difesa aerea (con l’acquisizione congiunta con l’Estonia del sistema missilistico di difesa aerea IRIS-T SLM), difesa costiera ed artiglieria missilistica a lungo raggio (sistema di difesa costiera NSM) e veicoli aerei senza pilota, oltre a introdurre nel proprio arsenale piattaforme di combattimento della fanteria di nuovo tipo.
In tal senso Leonids Kalniņš ha dichiarato che i veicoli da combattimento della fanteria (IFV) saranno un nuovo tipo di piattaforma altamente protetta, necessaria per poter partecipare alle operazioni tattiche ed ingaggiare l’avversario in prima linea.
I nuovi IFV sono necessari per riequipaggiare la Brigata di fanteria meccanizzata ed in futuro per sostituire i veicoli corazzati cingolati da ricognizione da combattimento “CVR(T)”, già appartenuti al British Army, che le Forze Armate Nazionali acquistarono in 123 esemplari dalla Gran Bretagna a partire dal 2015.
Il comandante delle Forze Armate Nazionali ha specificato che un tipo specifico di mezzo è già stato scelto e che a breve inizierà la procedura di gara e contrattuale.
I nuovi IFV andranno ad aggiungersi ai 200 veicoli blindati Patria 6×6 APC per il trasporto del personale sviluppati nell’ambito del programma di sviluppo congiunto CAVS (Common Armoured Vehicle System), inclusi anche i loro sistemi di supporto e addestramento. Le consegne dei veicoli destinati alla Lettonia sono in corso e termineranno nel 2029. Al programma CAVS partecipano, oltre Finlandia e Lettonia, anche Svezia ed Estonia nonché la Germania che recentemente si è aggiunta in vista della sostituzione della linea Fuchs.
Inoltre, il Governo di Riga sta valutando di blindare il confine orientale della Lettonia con la costruzione di una recinzione rinforzata con sistemi di sorveglianza e sensori di allarme anti intrusione, sulla falsariga di quanto già posto in opera da Polonia e Lituania, oltre a studiare la fattibilità della posa di mine anticarro e misure anti mobilità rafforzate da opere a difesa.
Entro il 2027 il bilancio della Difesa sarà portato al 3% del Prodotto Interno Lordo (PIL) per raggiungere gli obiettivi fissati nel nuovo concetto di difesa nazionale, compreso lo sviluppo del servizio di difesa nazionale, delle NBS, delle riserve e delle capacità di combattimento nonché il finanziamento per l’acquisto dei sistemi d’arma necessari. La crescita numerica delle NBS prevede che si passerà dagli attuali 24.000 soldati a 31.000 soldati. L’aumento della composizione numerica prevede l’aggiunta di soldati del Servizio di difesa nazionale e di soldati di riserva ad alta prontezza, nonché un aumento dei ranghi del servizio professionale e della Guardia nazionale. Inoltre, si prevede di fornire 30.000 soldati di riserva generali addestrati e armati. Pertanto, l’organico totale previsto sarà di 61.000 soldati.
Fonte e foto @Ministero della Difesa Nazionale Lettone