La Marina degli Stati Uniti ha assegnato due contratti a Raytheon Missiles and Defense e Lockheed Martin per lo sviluppo iniziale di un missile a lungo raggio e ad alta velocità adatto al vettore designato Hypersonic Air Launched Offensive Anti-Surface (HALO).
I contratti, per un valore totale di 116 milioni di dollari, sono il primo passo per mettere in campo una capacità critica nel prossimo decennio che affronterà le minacce avanzate e consentirà alla US Navy di operare e controllare lo spazio di battaglia conteso nelle acque costiere e nella Anti-access/area denial (A2/AD).
I contratti iniziali con Raytheon e Lockheed Martin forniranno la maturazione tecnica e lo sviluppo attraverso la revisione preliminare del progetto del sistema di propulsione richiesto per un sistema d’arma ipersonico adatto al vettore. Il periodo di esecuzione per ciascun contratto terminerà nel dicembre 2024 con la revisione preliminare del progetto di ciascuna società che lavora per un test di volo del prototipo.
HALO sarà un’arma lanciata dall’aria ad alta velocità ed a lungo raggio basata su portaerei che fornirà una maggiore capacità di guerra anti-superficie rispetto a quella disponibile oggi.
Il programma fa parte dell’approccio di investimento per gli attacchi a lungo raggio della Marina per raggiungere gli obiettivi della strategia di difesa nazionale in cui le armi ipersoniche sono una priorità assoluta.
Il predecessore del HALO, il missile anti-nave a lungo raggio (LRASM), è attualmente schierato sull’F/A-18 della Marina e sul B-1B dell’Aeronautica. Per colmare il divario fino a quando HALO non sarà operativo, la Marina ha recentemente finanziato un aggiornamento dell’arma esistente che incorporerà miglioramenti hardware e software del missile per migliorare le capacità di mira.
La Marina prevede di perseguire una strategia di acquisizione competitiva sfruttando i requisiti LRASM ed il concetto di operazioni per far fronte alle future minacce marittime oltre la metà degli anni ’20. La capacità operativa iniziale per HALO è prevista per la fine di questo decennio.
Fonte ed immagine@Naval Air Systems Command (NAVAIR)