Il nuovo Governo di Varsavia modifica la posizione polacca rispetto alla European Sky Shield Iinitiative (ESSI) ed il premier Duda ha annunciato che anche il suo Paese aderirà alla iniziativa.
Il precedente Governo aveva dichiarato, invece, che non avrebbe aderito all’ESSI perché il Paese era già “coperto” da sistemi Patriot PAC 3/MSE in via di acquisizione dagli Stati Uniti, dai CAMM/CAMM-MR dei programmi “Mala NAREW” e “NAREW” e non si vedeva la necessità di partecipare al progetto lanciato dalla Germania.
Lo scorso 12 ottobre 2023, 15 Paesi europei (Belgio, Bulgaria, Estonia, Finlandia, Germania, Lettonia, Lituania, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia ed Ungheria) hanno firmato l’accordo sulla rete antiaerea/antimissile.
Nel frattempo a questi Paesi si sono aggiunte Austria, Danimarca, Svezia e Svizzera, portando il totale a 19 le nazioni aderenti. Anche la Grecia e la Turchia hanno dichiarato di voler aderire all’ESSI e con la Polonia i Paesi che partecipano all’iniziativa diventano 22.
Obiettivo della ESSI è di raggruppare la domanda europea in modo tale che l’acquisizione dei sistemi di difesa aerea ed antimissile possa essere gestita in modo più rapido ed economico, contribuendo ad ottenere sostanziali economie di scala ed al contempo la interoperabilità dei sistemi gestiti dai Paesi aderenti all’iniziativa.
L’European Sky Shield Initiative (ESSI) è stata lanciata nel 2022 dalla Germania e, dopo un iniziale scetticismo, ha trovato un numero crescente di Paesi che vi hanno aderito, tanto da essere divenuta un’iniziativa sostenuta a livello NATO ed UE.
I sistemi missilistici oggetto di ESSI
Allo stato attuale, i principali programmi in ambito ESSI riguardano l’acquisto congiunto di sistemi missilistici Patriot GEM-T e IRIS-T SLM, mentre la Germania ha avviato il programma per il sistema di difesa antimissile Arrow 3 sviluppato e prodotto in Israele in collaborazione con gli Stati Uniti, in grado di ingaggiare e distruggere al di fuori dell’atmosfera terrestre minacce missilistiche balistiche a lungo raggio ed ipersoniche.
Tra i Paesi europei che non hanno aderito all’iniziativa ESSI, vi sono Italia e Francia che puntano sui sistemi missilistici ASTER NG e Block 1 NT per la difesa aerea ed antimissile, mentre vi partecipa il Regno Unito che, peraltro, ha fin qui adottato il solo CAMM prodotto da MBDA UK.
Foto @Luftwaffe