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La possibile evoluzione antiaerea delle fregate classe Hunter

Mentre in Australia continuano ad infuriare a livello mediatico e politico le polemiche sull’opportunità o meno di continuare ad investire nel programma di costruzione delle fregate classe Hunter, BAE Systems ha presentato una variante della detta nave per missioni di difesa antiaerea ed antimissile.

Infatti, nel giorno inaugurale della mostra evento Indo Pacific che si svolge a Sydney, è stato reso pubblico un modello di Hunter modificato, armato con 96 sistemi di lancio verticali (VLS) al posto dei 32 previsti da progetto. In linea di principio, potrebbero essere installati fino a 128 VLS ma le modifiche sarebbero molto più estese e costringerebbero a sbarcare il cannone da 127/62 mm installato a prua.

Modulo per 64 VLS e Naval Strike Missile

BAE Systems Australia ha dichiarato che, in sostanza, non vi sarebbero aumenti di tonnellaggio significativi perché il peso del nuovo modulo dotato dei 64 VLS aggiuntivi e di 4 lanciatori di Naval Stryke Missile (NSM) della norvegese Kongsberg sarebbe compensato dallo sbarco di buona parte delle dotazioni per la guerra anti sommergibile.

Di fatto, nella nuova versione la fregata non avrebbe più il sonar towed array e sparirebbe lo spazio previsto a poppa del fumaiolo per l’alloggiamento di moduli di missione previsti.

Secondo BAE Systems Australia, che difende strenuamente il programma Hunter, la modifica proposta potrebbe essere apportata già a partire in sede di allestimento della quarta fregata e non influirebbe oltremodo sui costi dell’unità, sulle sue prestazioni nonché sui margini di crescita operativa, non essendovi particolari rischi progettuali.

Previsioni di crescita futura

Inoltre, sempre secondo il board della divisione australiana di BAE Systems, capo commessa del programma Hunter del valore di 45 miliardi di dollari AUS (peraltro in decisa crescita secondo la locale Corte dei Conti), tale versione si presterebbe ad essere modificata in futuro per ricevere i VLS Mk 57 Peripheral Vertical Launch System (PVLS) che sono installati a bordo dei tre cacciatorpediniere DDG-1000 o classe Zumwalt in servizio con la US Navy, ora in sede di aggiornamento per sbarcare i cannoni da 155 mm, peraltro mai impiegati, per far posto ai lanciatori dei missili ipersonici Conventional Prompt Strike (CPS) frutto di un programma congiunto con l’US Army.

Secondo BAE Systems Australia un mix tra Hunter ASW ed Hunter AAW garantirebbe le capacità richieste alla Royal Australian Navy in entrambi i domini per far fronte alle minacce presenti e future, senza dover necessariamente “virare” su una nave di tipologia più grande, in grado di ricevere un maggior numero di VLS, verosimilmente del tipo cacciatorpediniere.

Destino del programma Hunter legato alla Surface Fleet Review

Peraltro, il destino del programma Hunter si conoscerà entro la fine del marzo 2024, allorquando saranno resi pubblici i risultati della Surface Fleet Review ordinata dal Governo del premier Anthony Albanese; in assenza di dichiarazioni ufficiali, si rincorrono voci di una probabile riduzione delle navi da ordinare per far fronte ai costi crescenti del programma.

Immagine @BAE Systems Australia

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