Le infrastrutture sottomarine, come i cavi e gli oleodotti, trasportano la maggior parte dei dati di Internet, ed aiutano ad eseguire ogni giorno trilioni di dollari/euro di transazioni finanziarie ed a trasportare il 60% del petrolio e del gas, per cui la loro protezione è divenuta fondamentale per il benessere della società e per la sicurezza occidentale.
E’ del tutto evidente che qualsiasi danno alle infrastrutture sottomarine potrebbe mettere a rischio non solo la stabilità economica e sociale ma la stessa sicurezza; ecco perché la loro protezione è divenuta una missione fondamentale per la NATO.
A tal fine, in seguito ai recenti danni arrecati alle condutture ed ai cavi sottomarini nell’area del Mar Baltico, l’Alleanza ha provveduto ad intensificare la protezione delle infrastrutture sottomarine, aumentando il numero di pattuglie aeree e marittime in attività in quel bacino e non solo.
La NATO ha anche creato una cellula di coordinamento delle infrastrutture sottomarine, progettata per mappare i rischi e coordinare gli sforzi tra gli Alleati, i Paesi partner e le industrie nazionali; inoltre, ha unito gli sforzi con l’Unione Europea (UE) per migliorare la resilienza di queste infrastrutture critiche, attraverso una task force dedicata NATO-UE per la condivisione delle informazioni, al fine di organizzare al meglio la sorveglianza e gli interventi laddove necessari.
Fonte e foto @NATO