
Il gruppo da battaglia della portaerei Queen Elizabeth si recherà in una delle zone più “calde” del pianeta durante i primi mesi del prossimo anno.
La conferma arriva direttamente dal Governo giapponese ed è previsto che le unità inglesi effettueranno esercitazioni navali insieme ad unità giapponesi e statunitensi nella prossimità delle isole Nansei.
L’occasione sarà propizia per gli F-35B della Royal Air Force di eseguire attività di manutenzione presso lo stabilimento Mitsubishi Heavy Industries nella prefettura di Aichi.
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Recentemente la Commissione per i Conti Pubblici del parlamento inglese ha posto l’accento sui ritardi che potrebbero portare le due portaerei classe Queen Elizabeth della Royal Navy a non avere la necessaria cornice di sicurezza durante lo svolgimento delle missioni operative.
La causa è da imputare al complesso e costoso programma che mira all’integrazione su un elicottero di un radar in grado da assolvere ai compiti di “early warning” per la protezione della portaerei.
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Nel 2019, quando l’ex Segretario della difesa Gavin Williamson annunciò che la HMS Queen Elizabeth sarebbe stata schierata nel Mar Cinese meridionale a ribadire la volontà di Londra di garantire la libertà di navigazione in quelle acque divenute “calde” non solo dal punto vista del termoclima, il Cancelliere dello Scacchiere Philip Hammond espresse vivo disaccordo e si vide costretto ad annullare un incontro cruciale in programma a Pechino.