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La Reale Marina del Marocco

La Reale Marina del Marocco o  al-Bahriyyat al-Malikiyya, a causa della particolare conformazione del Paese, opera in Oceano Atlantico e Mar Mediterraneo.

Royal Moroccan Navy frigate Mohammed VI (701) underway in the Atlantic Ocean on 25 April 2018 (180425-N-GC347-1193).JPG

Le principali basi in uso sono sul versante atlantico Casablanca ed Agadir, mentre nel nostro bacino sono Ksar es-Seghir e Al Hoceima. Come basi secondarie sono impiegate Dakhla e Laayoune entrambe site sul versante atlantico. Da notare che la base di Ksar es-Seghir, nelle vicinanze del porto di Tangeri, è divenuta la principale base operativa della Reale Marina Marocchina la quale ha investito circa 130 milioni di euro in opere di ristrutturazione ed ampliamento.

Contesto operativo

La Reale Marina Marocchina è chiamata a confrontarsi con la Marina Algerina in primis. Infatti tra Rabat ed Algeri da anni è in corso una corsa al riarmo che vede il Marocco spalleggiato principalmente da Washington e Parigi mentre l’Algeria si rifornisce in Russia, Germania, Italia perfino Cina. Algeri sta creando una potente bolla A2AD o “Anti-access/area denial” dotata di radar OTH e di sistemi missilistici a lunga portata antiaerei, antinave e superficie-superficie. La componente algerina si sta sviluppando verso l’alto sia pure in modo abbastanza caotico.

Altra Marina con cui la RMM si confronta è l’Armada spagnola a causa di contenziosi territoriali che ogni tanto si accendono, ma, generalmente, i rapporti tra i due Paesi sono accettabili. Infatti, Madrid ha fornito negli anni passati diverse tipologie di unità alla Reale Marina Marocchina ed è sul punto di fornire dei nuovi pattugliatori oceanici che miglioreranno l’operatività marocchina soprattutto in Atlantico.

Organici e Fucilieri di Marina

LA RMM ha un organico di oltre 12.000 uomini tra cui circa 2000 Fucilieri di Marina che armano tre Battaglioni (BFM) ognuno su tre Compagnie Fucilieri ed una Compagnia Operazioni Speciali. Sono stanziati presso le basi di Agadir, Dakhla e Al Hoceima con alcuni distaccamenti operanti a Casablanca e Laayoune.

A Moroccan sailor ascends a ladder while conducting a boarding exercise aboard the training ship HS Aris (A 74) at the NATO Maritime Interdiction Operational Training Center in Souda Bay, Greece, May 10, 2012 120510-N-QD416-079.jpg

Questi Battaglioni sono dotati di mezzi ed armamenti leggeri, compresi mortai e mitragliere di origine sovietica calibro 23 mm.

Assai modesta, come vedremo più avanti, la componente da trasporto e sbarco a disposizione dei BFM.

La prima linea

La flotta della Reale Marina Marocchina ha conosciuto un deciso ammodernamento nel corso di questi primo ventennio del nuovo secolo.

La nave ammiraglia è la Mohammed VI (701) una fregata del tipo FREMM-FR entrata in servizio nel 2013 dislocante circa 6.000 tonnellate. E’ armata con un cannone Leonardo-OTO Melara Super Rapido da 76/62mm, due impianti Nexter Narwhal da 20mm, un sistema di lancio verticale a 16 celle SYLVER A43 VLS per 16 missili Aster 15, 8 missili antinave MM-40 Exocet Block III, impianti lanciasiluri binati B-515 per siluri antisom MU-90, un elicottero. La Mohammed VI non sembra aver ricevuto il sistema di lancio verticale a 16 celle SYLVER A70 VLS per missili da crociera SCALP Naval. Il sistema radar principale è l’Héraclès.

Fregata Tarik Ben Ziyad (613) Classe Sigma.jpg

La Mohammed VI è affiancata da un’unità del tipo SIGMA 10513, la Taryk Ben Zyaid (613) in servizio dal 2011, due unità del tipo SIGMA 9813 Moulay Ismail (614) e Allal Ben Abdellah (615) in linea dal 2012. Le unità sono armate con un cannone Leonardo-OTO Melara Super Rapido da 76/62mm, 2 impianti da 20mm, 4 lanciatori per missili antinave MM 40 Exocet Block III, due lanciatori quadrupli per missili Mistral, lanciasiluri per Eurotrop MU-90, nonché è possibile imbarcare un elicottero. E’ previsto l’imbarco del sistema di difesa MBDA VL-MICA. La Taryk Ben Zyaid è più grande (2.300 contro 2.100 tonnellate) delle altre due unità perché si alterna con la Mohammed VI come nave ammiraglia e può ospitare un apposito nucleo comando in mare.

La prima linea è completata da due fregate leggere del tipo Floreal Mohammed V (611) e Hassan II (612) entrate in servizio rispettivamente nel 2002 e 2003. A differenza delle Floreal in servizio con la Marine Nationale che impiegano un cannone da 100mm, le unità marocchine adottano un cannone Leonardo-OTO Melara Compatto da 76/62mm. Per il resto, sono armate con due lanciatori per missili antinave Exocet, due impianti F2 da 20mm e due lanciatori per missili antiaerei Mistral. Imbarcano un elicottero Dauphin in versione antisom.

Seconda linea

RMNS Lieutenant Colonel Errhamani F501.jpg

Assai modesta la seconda linea della RMM, con una vecchia corvetta spagnola del tipo Descubierta, entrata in linea nel lontano 1983, sottoposta ad ampi lavori di ammodernamento nel 2017 che funge anche da Nave Scuola come principale unità. E’ armata con un cannone Leonardo OTO Melara da 76/62mm, mitragliere da 20mm e mitragliatrici pesanti. L’unità era dotata al posto dei missili Harpoon di missili antiaerei Aspide in impianto quadruplo.

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Rimangono in servizio quattro motomissilistiche classe Lazaga, costruite in Spagna e risalenti ai primi anni ottanta del passato secolo, ammodernate nel 2008. Sono armate con quattro missili MM 38 Exocet, un cannone Leonardo OTO Melara da 76/62mm ed una mitragliera da 40mm.

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Il resto della seconda linea è rappresentato da una serie di OPV tra cui il Bir Anzaran (341) costruito in Francia entrato in servizio nel 2011 che doveva essere seguito da altri tre vascelli. Lo stato del programma di costruzione di queste tre unità che doveva essere attuato in Marocco non è chiaro.

Moroccan navy vessel Rais Charkaoui.jpg

Tra il 1995 ed il 1997 sono entrati in servizio i cinque pattugliatori classe Rais Bargach di costruzione francese nonché i quattro classe El Lahiq (del tipo Osprey 70) allestiti in Danimarca. Più risalenti sono i sei pattugliatori classe Vigilance costruiti in Spagna ed entrati in servizio tra il 1988 ed il 1989.

Navi ausiliarie e da trasporto/sbarco

Messa in riserva la Sidi Mohammed Ben Abdallah, una LST classe Newport, la componente per la guerra anfibia è assai modesta, potendo contare su tre LST classe Champlain o Batral risalenti al 1977 ed un unico LCT entrato in servizio nel 2016.

404 Abou Abdallah El Ayachi.JPG

Le altre unità ausiliare sono rappresentate da un paio di navi idrografiche, un traghetto per il trasporto di veicoli e mezzi, una nave da supporto logistico di costruzione nazionale impiegata per compiti secondari.

Componente aerea ed elicotteri

Non molto sviluppata è la componente aeromobili a disposizione della RMM.

Leonardo, consegnati due King Air 350ER in configurazione MPA ...

Peraltro, recentemente sono stati consegnati 3 Super King Air 300ER di seconda mano costruiti nel 2016 convertiti come pattugliatori marittimi. Sono stati installati il sistema ATOS (Airborne Tactical Observation and Surveillance), il radar AESA Seaspray 7500E, IFF, Link 11 ed un sensore elettro-ottico EOST tutti prodotti da Leonardo che ne ha curato anche l’allestimento.

La componente elicotteri costituita da  3 AS 565MA entrati in linea nel 2002 nonché da un paio di Bell 412 multiruolo.

Conclusioni

La Reale Marina Marocchina ha costituito un nucleo di unità di prima linea di buon livello nel quale spicca sicuramente la Mohammed VI. Interessante, anche la soluzione doppia delle SIGMA scelta.

611 Mohammed V (Floréal).jpg

Critica è la situazione in cui versa la seconda linea con poche unità, piuttosto risalenti nel tempo e di efficienza bellica ridotta.

Non migliori le condizioni in cui versa la linea per la guerra anfibia, troppo modesta e quella del comparto ausiliario. Mancano completamente navi da rifornimento in mare ed unità per il contrasto delle mine. Anche i rimorchiatori sono pochissimi e necessita un loro potenziamento.

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In condizioni accettabile operativamente ma non dal punto di vista numerico la componente di sorveglianza aeromarittima che ha avuto una bella rinfrescata ed un più che discreto potenziamento con i tre Super King Air 300ER modificati da Leonardo.

Numericamente insufficiente la componente elicotteri che urge di essere ampliata vista l’espansione in atto della flotta subacquea algerina, vera antagonista della Reale Marina Marocchina.

Infine, salta agli occhi la mancanza di una seppur embrionale componente sottomarina marocchina che, impedisce di fatto, alla Marina di Rabat di poter esercitare un discreto potere navale nel Mediterraneo e sull’area dello Stretto di Gibilterra.

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