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La Romania rinuncia alle corvette Gowind

Il Ministero della Difesa di Bucarest ha comunicato ufficialmente di aver abbandonato il programma per la costruzione di una nuova classe di corvette multiruolo.

Il programma in questione, assai travagliato, si trascinava da anni ma il relativo contratto non è mai stato firmato.

Le navi prescelte, dopo una valutazione più volte modificata nell’esito finale e contestatissima dai cantieri concorrenti, sarebbero state le corvette multiruolo Gowind 2500 della francese Naval Group da allestire presso cantieri rumeni.

Ma il Ministero della Difesa non ha raggiunto l’accordo con Naval Group né ha trovato le risorse per finanziare il programma e, pertanto, ha deciso di chiudere una vicenda che si trascinava da tempo senza risultato.

Ammodernamento delle fregate Type 22 e delle corvette Tarantul

Per compensare la Marina Rumena del mancato rinnovo della flotta di superficie, il Ministero della Difesa di Bucarest avrebbe deciso di “varare” un piano di ammodernamento delle due fregate Type 22 ex Royal Navy, Regene Ferdinand e Regina Maria, e di ammodernare le tre corvette multiruolo da oltre 450 tonnellate del tipo Tarantul di epoca sovietica, Zborul, Pescărușul, Pescărușul, dotandole di sistemi ed armamenti statunitensi nonché del Naval Strike Missile (NSM) di Kongsberg di cui la Romania sta acquistando la versione per difesa costiera.

Sempre per i programmi navali rumeni, rimane l’incertezza sul contratto relativo la fornitura di un paio di sottomarini diesel-elettrici con sistemi AIP del tipo Scorpene, sempre forniti da Naval Group, anche perché il Ministero della Difesa di Bucarest sta investendo forti risorse sui programmi di equipaggiamento terrestre (carri armati M1A2 SEPv3 Abrams, APC/IFV Piranha IV, M142 Himars, K9, etc.) ed aereo (“nuovi” F-16A/B MLU ex Norvegia e soprattutto F-35A Joint Strike Fighter).

Il rinnovo della flotta di superficie rinviato alle European Patrol Corvette

Il destino della flotta di superficie della Marina Rumena, al di là dei possibili ammodernamenti delle fregate Type 22 e delle corvette Tarantul e/o di acquisto di navi di seconda mano, rimane, pertanto, legato all’iniziativa europea (PESCO) relativa ad una nuova classe di corvette e pattugliatori d’altura, la cd. European Patrol Corvette (EPC).

Al programma, lanciato in origine dall’Italia e dalla Francia, si sono successivamente unite Grecia, Spagna e Romania, con altri Paesi che per il momento hanno assunto lo status di osservatori.

Il programma a guida italiana prevede la finalizzazione di un progetto comune da parte di Fincantieri, Naval Group e Navantia, che dovrà servire per rendere possibile la costruzione su larga scala di un corposo numero di unità allestite come corvette e pattugliatori d’altura, destinate a rinnovare la seconda linea della Marina Italiana, Marine Nationale ed Armada Española, nonché a rinnovare e rinforzare la prima linea della Polemikó Nautikó e della Forțele Navale Române.

Peraltro, i “prototipi” delle EPC nelle diverse varianti non saranno pronti prima del 2028 per cui è altamente probabile che la Marina Rumena dovrà attendere i primi anni del prossimo decennio per ottenere le nuove unità.

Immagine @Naval Group

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