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La Royal Navy potrebbe dover rinunciare ad una serie di navi per problemi di personale

La Royal Navy potrebbe essere costretta a ritirare anticipatamente rispetto ai programmi due fregate, le HMS Argyll e Westminster classe Duke in servizio dal 1991 e dal 1994, riducendo così la flotta attuale da undici a nove unità disponibili del tipo fregata.

Questa decisione arriva in un momento in cui c’è una grande necessità di navi per la Royal Navy impegnata a sorvegliare nel Mare del Nord i movimenti navali russi, ora da impiegare anche nel Mar Rosso, a causa della crisi innescata dagli Houthi che dallo Yemen lanciano attacchi missilistici e con unità leggere nei confronti del traffico mercantile in transito.

Nel maggio del 2022 la HMS Argyll andava ai lavori di ristrutturazione finale presso il Frigate Support Centre di Babcock con previsione non mantenuta di rientrare in servizio nel 2023, mentre la HMS Westminster è attualmente inattiva.

Secondo i piani le fregate Type 23 saranno ritirate completamente dal servizio entro il 2035 e sostituite dalle otto nuove fregate Type 26 classe City e dalle cinque Type 31 classe Insiparation attualmente in fase di allestimento, rispettivamente, da parte di BAE Systems e Babcock.

La Royal Navy ha già dismesso cinque fregate Type 23, tre delle quali sono state vendute alla Marina Cilena.

Royal Navy tra obsolescenza delle navi e crisi di personale

Oltre la crescente obsolescenza delle navi in questioni, i problemi che affliggono la Royal Navy ma anche le altre Forze Armate di Londra, in specie il British Army che da anni manca regolarmente gli obiettivi di reclutamento, riguardano la carenza di personale divenuta sempre più acuta in questi ultimi anni.

Nel periodo compreso tra marzo 2022 e marzo 2023, la domanda di reclutamento per la Royal Navy e i Royal Marines è diminuita drammaticamente del 22,1%, causando evidenti problemi nella formazione e sostituzione del personale degli equipaggi e delle unità terrestri per la guerra anfibia,

Pertanto, la Royal Navy per equipaggiare le navi è costretta a spostare il personale da un’area all’altra per far fronte alla carenza di forza lavoro.

Oltre le due fregate Argyll e Westminster, in predicato di essere messe in riserva definitivamente e radiate per la vendita all’Estero o per la demolizione sono le due navi d’assalto anfibio (LPD) Albion e Bulwark, entrate in servizio rispettivamente nel 2003 e 2004 che hanno equipaggi di oltre 320 marinai.

Anche queste due importantissime unità, con circa vent’anni di navigazione sulle chiglie, che trasportano uomini e mezzi dei Royal Marines sono afflitte da problemi di personale tanto che l’Albion è inattiva e la Bulwark è ferma, essendo attualmente ai lavori a Devenport, con l’equipaggio destinato a colmare “i buchi” su altre unità operative della Flotta.

La sostituzione ritarda

Il problema per l’Ammiragliato di Londra è che, al momento, non è stato avviato il programma di sostituzione, considerato che, sulla base dei precedenti programmi, queste due navi avrebbero avuto ancora lunga vita operativa prima dell’immissione in servizio di una nuova classe di unità per la guerra anfibia.

Peraltro, la Royal Navy guarda a possibili collaborazioni con Koninklijke Marine e con l’Armada Española per una nuova classe di unità per la guerra anfibia, ma si è ancora nel campo del futuribile.

Foto @Royal Navy

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