Teheran starebbe aiutando Mosca nello sforzo bellico contro l’Ucraina fornendo armamenti messi a punto dalla industria nazionale o “recuperati” in Iraq.
La strana situazione è stata messa in luce dalla stampa britannica che riporta almeno due casi di aiuti iraniani alla Russia: la fornitura di missili Bavar 373 messi a punto dalle industrie iraniane e lanciarazzi multipli Astros II, prodotti in Brasile, già appartenuti all’Esercito di Baghdad.
Curiosamente il sistema Bavar 373 sarebbe un concorrente del S-300 russo; infatti, il sistema missilistico di difesa d’area Bavar 737 sarebbe stato sviluppato dall’Iran a causa del divieto di esportazione del S-300 all’Iran deciso da Mosca.
L’Iran descrive il Bavar 373 come molto più efficace ed efficiente rispetto al S-300P, potendo rilevare bersagli o aerei a più di 300 km di distanza, tracciarli a circa 250 km ed ingaggiarli a 200 km.
Impiega un radar phased array attivo in banda S per la sorveglianza e scoperta ed un secondo radar phased array attivo in banda X per il controllo del fuoco a corto raggio.
I Bavar 373 sono entrati in linea con le forze armate iraniane a partire dal 2019 con un primo impiego reale nel corso di una complessa esercitazione tenuta nel 2020.
Gli Iraniani avrebbero donato un sistema completo Bavar 373 ai Russi.
Per quanto riguarda gli Astros II, i detti lanciarazzi dall’Esercito Iracheno erano “passati” alle milizie sciite filo iraniane che li hanno impiegati anche di recente per colpire obiettivi di varia natura, tra cui anche statunitensi.
Alla Russia sarebbero stati donati almeno due sistemi lanciarazzi Astros II che sarebbero stati “contrabbandati” dall’Iraq, trasportati in Iran e da lì, insieme al Bavar 373, traghettati attraverso il Mar Caspio, giungendo infine in Russia.
L’Astros II è un lanciarazzi multiplo costruito da Avibras: è un sistema che può essere armato alternativamente con 32 razzi da 127 mm con gittata da 9 a 40 km, 16 razzi da 180 mm con gittata fino a 40 km o 4 da 300 mm con portata fino a 60 km. Vi sono anche razzi da 450 mm a guida GPS con portata di 150 km nonché un missile FOG MPM guidato a fibra ottica con portata fino a 60 km e l’AV-TM 300 che è un vero e proprio missile balistico a corto raggio con raggio d’azione di 300 km.
Trattasi di razzi che operano all’interno di batterie comunque dotate di veicoli comando con sistema di controllo del fuoco. Esistono varianti dei razzi per attacchi di precisione dotati di sistema di guida GPS.
Si stima che l’Esercito Iracheno avesse organizzato ben sessanta batterie con questi potenti sistemi d’arma che affiancavano i meno recenti ed i meno precisi BM-21 Grad di origine sovietica.
Restano da comprendere i motivi che avrebbero portato gli Iraniani a donare un sistema Bavar 373 ed almeno due sistemi Astros II ai Russi e se quest’ultimi, una volta ricevuti, li impiegheranno operativamente in Ucraina o li useranno per scopi di studio.