
L’importanza di Guam nel quadro delle operazioni statunitensi nell’Oceano Pacifico è fuori discussione.
L’isola è infatti il crocevia di operazioni navali ed aeree e si pone come uno snodo principale per la politica di deterrenza di Washington nei confronti di attori internazionali come Cina e Corea del Nord.

Pechino e Pyongyang sono a perfetta conoscenza dell’importanza strategica di Guam ed i sottomarini dotati di missili SLBM (Submarine Launched Ballistic Missile) rappresentano una seria minaccia senza considerare i progressi di entrambi i paesi nello sviluppo di missili a lungo raggio.

In virtù di questo, l’Ammiraglio Philip S. Davidson, Comandante dell’U.S. Indo Pacific Command, ha posto al vertice della sua agenda l’installazione, presso Guam, di un sistema di difesa missilistica.

La mia priorità numero uno e l’azione più importante che possiamo prendere per implementare prontamente ed in modo completo la National Defense Strategy, come primo passo, è una copertura persistente e integrata di difesa area a 360° che io chiamo Homeland Defense System Guam
Adm. Phillip S. Davidson

L’Ammiraglio vuole dunque dispiegare, al fianco del sistema THAAD già presente, l’Aegis Ashore Beaseline 10 con l’intenzione di averlo operativo a partire dal 2026.
Per rispettare tale previsione il Congresso deve approvare lo stanziamento dei fondi per il budget 2021.
Giappone
L’idea di installare a Guam l’Aegis deve essere il risultato, tra le altre cose, della cancellazione da parte del Giappone della sua rete Aegis Ashore. Alcuni avevano infatti criticato il posizionamento dei siti giapponesi poiché ritenevano che fossero più a difesa di installazioni americane che non giapponesi.