Il 23 marzo si celebra in tutto il mondo la Giornata Meteorologica Mondiale, istituita nel 1961 per ricordare l’entrata in vigore il 23 marzo del 1950 della Convenzione sull’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM).
Per l’occasione, l’Aeronautica Militare ha organizzato questa mattina a Roma, presso il Palazzo della FAO, un incontro con oltre 400 studenti delle scuole superiori di Roma e del Lazio sul tema indicato dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale per il 2024: “At the Frontline of Climate Action”, ovvero “In prima linea per l’azione sul clima”.
L’evento, che ha visto la partecipazione di rappresentanti di istituzioni, del mondo accademico e della ricerca, è stato aperto da Maurizio Martina, Vice Direttore Generale della FAO (Food and Agricolture Organization of the United Nations), che nel suo indirizzo di saluto ha voluto evidenziare come “il tema della fame e della sicurezza alimentare sono purtroppo oggi temi caldissimi per milioni di persone, emergenze vere ad ogni latitudine, e c’è una sovrapposizione molto chiara della mappa della fame nel mondo con la mappa del cambiamento climatico”. Rivolgendosi poi ai ragazzi presenti ha aggiunto: “Vi auguro di appassionarvi a questi temi, di essere professionisti nel campo della ricerca, della scienza, della tecnologia, dell’innovazione. Abbiamo bisogno di una nuova generazione di professionisti. In Italia, a Roma, abbiamo la fortuna di ospitare grandi agenzie internazionali che lavorano su temi quali l’agricoltura, l’alimentazione, agenzie come la Fao. Grazie di cuore per avere pensato a questa sede per celebrare questa giornata. Il mio vuole solo essere un arrivederci a prossimi appuntamenti che vi consentiranno di continuare questo viaggio insieme a noi”.
Obiettivi dell’iniziativa quello di avvicinare le giovani generazioni ai temi del cambiamento climatico e alle molteplici iniziative nazionali e internazionali in atto per mitigarne gli effetti e adottare i necessari provvedimenti di adattamento, nonché quello di illustrare i compiti delle istituzioni nazionali e, in particolare, il ruolo del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare nelle attività di monitoraggio dell’atmosfera nell’ambito delle collaborazioni esistenti a livello nazionale e mondiale sotto l’egida dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale.
“Siete voi i destinatari principali di questa giornata”, ha detto il Gen. Brig. Luca Baione, Capo dell’Ufficio Generale Aviazione Militare e Meteorologia e Rappresentante Permanente d’Italia presso l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, “perché molti degli effetti dei cambiamenti climatici che stiamo oggi studiando saranno visibili nei prossimi decenni. Si tratta di temi universali, che vanno affrontati con consapevolezza e unendo tutte le nostre forze. Ecco perché iniziative come questa sono fondamentali per diffondere conoscenza e fare cultura su questi temi importantissimi, nonché per far conoscere il ruolo e le eccellenze di un settore come quello del servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare che ogni giorno è in prima linea per agire concretamente sul clima, proprio come recita il tema della giornata mondiale di quest’anno”.
Gli studenti hanno avuto in particolare l’opportunità di interagire direttamente con i diversi relatori, potendo così acquisire conoscenze e stimoli sui diversi strumenti utilizzati – dall’utilizzo dei satelliti meteorologici alla formazione universitaria, fino ad attività scientifiche dirette come ad esempio le spedizioni in Antartide di cui l’Aeronautica Militare insieme alle altre forze armate è protagonista – e recependo le “buone pratiche” quotidiane per diventare promotori consapevoli di iniziative che possano contribuire alle azioni nazionali e internazionali.
In chiusura, si è anche collegato il Col. Walter Villadei, astronauta dell’Aeronautica Militare che ha recentemente preso parte alla missione Ax-3 a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, che oltre ad approfondire temi specifici legati al tema della meteorologia, quale ad esempio quello dello space weather, ha voluto sottolineare la crescita che tutta la dimensione spaziale sta vivendo, ambiti in cui – oltre a quella dell’astronauta – “sono sempre più richieste dal mondo della ricerca e del lavoro molte figure professionali come scienziati, tecnici, ingegneri, medici, istruttori e oggi sempre più anche la parte legale e giuridica“.
Fonte e foto@Stato Maggiore Aeronautica – 5° Reparto Comunicazione/Ufficio Pubblica Informazione