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RQ-1 Predaor dell'Aeronautica Militare

L’Aeronautica Militare Italiana ritira dal servizio i Predator A Plus

Lo scorso 27 dicembre l’Aeronautica Militare Italiana ha annunciato il ritiro dal servizio della linea di Aeromobili a Pilotaggio Remoto (APR) Predator A Plus o MQ-1C.

Si conclude così la lunga attività di volo, durata 18 anni, del Remotely Piloted Aircraft System (RPAS) MQ-1C o Predator Alpha Plus presso il 28° Gruppo Volo APR di Foggia- Amendola ed il 61° Gruppo Volo APR di Catania-Sigonella.

Inizialmente, nel 2002 furono acquistati sei esemplari la cui entrata in servizio nel dicembre 2004 consentì all’Aeronautica Militare di poter eseguire le prime operazioni già nel successivo gennaio 2005.

Questi velivoli hanno rappresentato l’aggiornamento agli standard A+ dell’RQ-1B Predator per migliorarne le prestazioni ed eliminare alcune caratteristiche ormai obsolete

Da quel momento fino alla fine del dicembre 2022, gli MQ-1C hanno totalizzato oltre 30.000 ore di volo nel ambito di oltre 3800 sortite operative eseguite dal 32° Stormo di Foggia-Amendola e dal 61° Gruppo Volo APR di Catania-Sigonella, con oltre il 70% delle ore volate in missioni operative e solo circa il 30% per addestramento.

Nel corso degli anni sono stati acquistati altri due esemplari anche per compensare una perdita avvenuta nel 2010 in Mar Adriatico e per far fronte alle esigenze sempre più imponenti; i due velivoli aggiuntivi sono stati allestiti nella versione ER o Extended Range che consente agli MQ-1C ER di rimanere in aria per più ore ed a maggior distanza dalla stazione di controllo a terra (GCS).

Gli MQ-1C, nel corso dei 18 anni di vita operativa, hanno eseguito missioni ISR (Intelligence, Sorveglianza e Ricognizione) prettamente militari per la Difesa e nell’ambito delle operazioni della Coalizione, nonché attività a supporto della Protezione Civile in occasione dei vari eventi calamitosi che hanno flagellato il Paese.

A dir poco intensa l’attività svolta dai Predator A all’estero tra Kosovo, Corno d’Africa, Iraq, Kuwait ed Afghanistan dove gli MQ-1C hanno avuto un ruolo fondamentale a supporto e per la sicurezza delle truppe a terra; infatti, tali velivoli hanno eseguito la strategica attività di monitoraggio e sorveglianza dall’alto, in particolare per la scorta non armata ai convogli in ambiente ostile, per la scoperta dei micidiali ordigni improvvisati (IED) e per il monitoraggio di bersagli operativi passati ai velivoli della Coalizione.

Il prezioso contributo degli MQ-1C si è avuto anche in occasione dei grandi eventi internazionali organizzati nel nostro Paese, contribuendo ad aumentare gli imponenti dispositivi di sicurezza approntati per le varie esigenze.

Con il ritiro degli MQ-1C l’attività di Intelligence, Surveillance, Target Acquisition & Recoinnissance, nazionale e di Coalizione, proseguono con gli Aeromobili a Pilotaggio Remoto MQ-9A Reaper, i cui cinque esemplari attualmente disponibili sono sottoposti ad ammodernamento allo standard Block 5 da parte di General Atomics Aeronautical Systems Inc. (GA-ASI) che completerà i relativi lavori entro il prossimo mese di gennaio 2023.

Foto Aeronautica Militare

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