La Royal Australian Navy (RAN) ha condotto con successo una prova di lancio di un missile da crociera RTX RGM-109 Tomahawk dal cacciatorpediniere HMAS Brisbane.
Durante un periodo di cinque mesi di operazioni a fianco della US Navy, il cacciatorpediniere era di base a San Diego in California, per prepararsi al impiego dei missili da crociera RTX RGM-109E Tomahawk.
Nel corso delle prove l’HMAS Brisbane ha lanciato anche Naval Strike Missile (RGM-184A) ed SM-6 Standard (RIM-174 Standard Extended Range Active Missile od ERAM), nonché il detto RGM-109E Tomahawk che al termine della corsa ha centrato in pieno il bersaglio designato a terra.
L’avvenuto imbarco ed il lancio con successo di questi missili conferisce in prospettiva ai DDG classe Hobart un sostanziale incremento delle capacità operative nei settori del contrasto antinave, antiaereo e di attacco di precisione a lungo raggio.
Nel marzo 2023, il Dipartimento di Stato americano ha approvato la vendita all’Australia di un massimo di 220 missili RGM-109E, di cui 20 del tipo Block IV e gli altri appartenenti al Block V.
Attualmente, nelle fila della RAN solo i tre cacciatorpediniere classe Hobart possono trasportare ed impiegare i missili Tomahawk, essendo dotati di un impianto Mark 41 Vertical Launch System a 48 celle per missili ESSM e Standard 2.
Peraltro, in futuro a partire dal prossimo decennio, le fregate classe Hunter (Type 26 della Royal Navy ampiamente e pesantemente modificate) dovrebbero essere in grado di poter impiegare i Tomahawk con il sistema di lancio verticale VLS Mk 41 di cui saranno dotate.
Nell’area del Indo-Pacifico l’Australia sarà il secondo Paese ad impiegare i BGM-109 Tomahawk dopo il Giappone che ha in corso l’acquisto di 200 esemplari nella versione Block IV ed altrettanti nella versione Block V che saranno impiegati sulla terraferma da parte della Ground Self-Defense Force ed in mare sulle unità di superficie da parte della Maritime Self-Defense Force che non esclude, peraltro, di imbarcarli anche a bordo degli SSK della classe Taigei.
Fonte e foto credit @Royal Australian Navy