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L’annuncio per l’accordo sul Tempest tra Regno Unito, Giappone ed Italia è previsto per la prossima settimana

E’ ormai prossimo l’annuncio dell’accordo trilaterale sul caccia di nuova generazione, programma Tempest, tra il Regno Unito, il Giappone e l’Italia.

Fonti industriali hanno dichiarato all’agenzia Reuters che l’annuncio ufficiale è atteso per la prossima settimana.

Pertanto, il Giappone, in attesa della conferma ufficiale, avrebbe deciso di far confluire nel programma Tempest, guidato dal Regno Unito con la partecipazione dell’Italia e della Svezia, peraltro quest’ultima limitata allo sviluppo di tecnologie, il suo programma nazionale FX.

Peraltro, il programma FX prevede (o prevedeva alla luce degli avvenimenti ormai prossimi) una partecipazione britannica da parte di BAE Systems e Rolls Royce che affiancano le principali industrie del settore aerospaziale giapponese nell’impresa di realizzare un caccia di 6a generazione.

Probabilmente, le delegazioni giapponesi e britannica nel corso dei colloqui intercorsi in questi mesi sono giunte alla conclusione che i due programmi presenta molti punti di convergenza e sovrapposizione e, pertanto, il Governo di Tokyo ora spinge per una fusione delle due iniziative.

Uno dei punti di contatto è sicuramente la possibilità prevista da entrambi i programmi dell’integrazione tra il velivolo pilotato (FX e Tempest) e velivoli a pilotaggio remoto (loyal wingman) che ricorrono all’Intelligenza Artificiale per estendere ed ampliare la capacità di combattimento dei velivoli di 6a generazione.

Altro punto di contatto che permette ai tre Paesi di poter gestire in comune un programma di tale importanza è rappresentato dalla circostanza che le rispettive Aeronautiche e Marine (prossimamente anche quella del Giappone) sono e saranno dotate dei caccia bombardieri di 5a generazione Lockheed Martin F-35 nella versione a decollo convenzionale ed in quella a decollo corto ed atterraggio verticale.

Questa circostanza agevola non poco le Forze Armate e lo stesso comparto industriale britannico, giapponese ed italiano impegnato nel programma F-35, a stabilire i requisiti del nuovo caccia ed a svilupparne le relative tecnologie, avendo già una buona base da cui poter partire.

Il nuovo caccia prenderà il posto degli Eurofighter Typhoon nelle fila della Royal Air Force e dell’Aeronautica Militare Italiana e degli F-15CJ, ora sottoposti ad un vasto programma di ammodernamento, in servizio con la Japan Air Self-Defense Force.

Regno Unito ed Italia hanno stipulato un accordo che permette a Leonardo di partecipare all’ammodernamento dei Typhoon della RAF che saranno dotati del radar European Common Radar System Mark 2(ECRS Mk2) radar che avrà importanti capacità di attacco elettronico, fornendo ai ai piloti della RAF la capacità di localizzare, identificare e sopprimere le difese aeree nemiche utilizzando jamming ad alta potenza.

Non è un mistero che parte del lavoro svolto per la messa a punto del ECRS Mk 2 sarà impiegato nella realizzazione il nuovo sensore multimodale del Tempest, stante l’altissimo livello tecnologico raggiunto dalla versione AESA del radar del Eurofighter sviluppata da BAE Systems e da Leonardo per ammodernare i Typhoon della RAF.

Sempre sul discorso radar AESA del Eurofighter Typhoon è interessante notare che Leonardo, oltre la versione Mk 2, è presente tramite HENSOLDT, nel programma ECRS Mk 1 per i velivoli della Luftwaffe ammodernati e nuovi del programma Quadriga e per quelli dell’Ejèrcito del Aire y del Espacio anche in questo caso ammodernati e nuovi, nonché cura direttamente la versione ECRS Mk 0, la prima ad assere stata sviluppata e messa a punto anche con il concorso fondamentale dell’Aeronautica Militare e che è stata venduta al Kuwait per i suoi 28 velivoli.

Per il Regno Unito sarà il consorzio britannico guidato da BAE Systems a sostenere i colloqui con il consorzio giapponese presieduto da Mitsubishi Heavy Industries e con il raggruppamento industriale italiano con Leonardo come capo commessa.

Tali colloqui sono tesi a definire i dettagli del progetto, il lavoro da condividere, i carichi di lavoro a cui ciascun Paese avrà diritto ed i progetti di varianti che ciascun partner implementerà sulla piattaforma comune.

Da parte del Giappone verranno meno anche le limitazioni all’esportazione del velivolo, condizione necessaria ai Paesi partner del programma per ottenere la rifusione delle spese sostenute per la progettazione, lo sviluppo e la produzione del velivolo, possibile solo tramite le vendite all’Estero.

Giappone e Regno Unito hanno stabilito una stretta partnership politica e militare per creare un nuovo assetto in Estremo Oriente e sono stati stretti diversi accordi in tal senso per facilitare la presenza britannica in Giappone e tra le rispettive industrie del settore della Difesa, non ultima l’iniziativa tesa a realizzare una versione del missile a lungo raggio METEOR dotato di un radar AESA miniaturizzato che sarà adottato dalla JASDF e, probabilmente, anche dalla RAF.

Accordi di partnership sono stati conclusi anche tra Giappone ed Italia, non ultimo quello relativo l’invio di allievi piloti da parte della JASFD in Italia presso il 61° Stormo di Lecce-Galatina ed al distaccamento di Decimomannu in Sardegna dove ha sede la International Flight Training School (IFTS), un’iniziativa bilaterale creata e gestita dall’Aeronautica Militare e dal gruppo Leonardo che già annovera prestigiose presenze internazionali oltre gli allievi piloti italiani.

Immagine Leonardo

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