L’ex Ministro della Difesa Peter Dutton, oggi capo del Partito Conservatore passato all’opposizione a seguito delle elezioni che hanno travolto il Governo Morrison con la vittoria del Partito Laburusta, ha rilasciato un’intervista relativa l’acquisto di sottomarini a propulsione nucleari per la Royal Australian Navy.
Dutton nell’intervista ha specificato che il suo ex dicastero lavorava all’ipotesi di acquisto di due sottomarini d’attacco classe Virginia, sviluppati e prodotti negli Stati Uniti per la Marina di Washington.
Tali sottomarini dovrebbero essere resi disponibili dagli Stati Uniti entro il 2030 ed a seguire sarebbe previsto l’acquisto di altri otto battelli con il concorso dell’industria australiana.
Secondo Dutton gli SSN sono fondamentali per il contrasto delle operazioni navali cinesi e la scelta é caduta sui Virginia anche per la possibilità di lancio di missili Tomahawk da parte dei VLS imbarcati che ne aumenta in modo esponenziale le capacità di strike a lungo raggio.
La RAN avrebbe scartato gli Astute britannici a causa dei costi decisamente maggiori e per i problemi non previsti presentati dai primi battelli costruiti.
Al momento, peraltro, non sarebbe stato concluso lo studio di fattibilità dell’eventuale acquisto e Dutton teme che il nuovo governo guidato dal premier Albanese non intenda procedere oltre, optando, invece, per una nuova classe di sottomarini diesel-elettrici dotati di sistemi di propulsione indipendente dall’aria che comporterebbero minori costi di acquisto e maggiori possibilità di realizzazione anche da parte dell’industria australiana.
Secondo Dutton, il Regno Unito, a causa della mancata selezione degli SSN Astute, otterrebbe “a titolo di compensazione” un aumento dell’ordine di nuove fregate classe Hunter derivate dalle Type 26; peraltro, in verità anche questo programma australiano è in ritardo sulla “tabella di marcia” nella progettazione generale e di dettaglio ed anche i costi iniziano ad aumentare in modo preoccupante.
Da parte sua, il nuovo Governo Albanese ha chiuso la controversia con la Francia e Naval Group per la risoluzione del contratto per dodici battelli convenzionali classe Attack, derivati dai sottomarini a propulsione nucleare classe Barracuda, riconoscendo alla controparte francese una somma di oltre 550 milioni di euro a titolo di quietanza.
Naturalmente, il Premier Albanese ha addebitato al precedente esecutivo Morrison la mala gestione ed il fallimento del programma Attack, attribuendo al governo conservatore la responsabilità di aver sperperato ingenti somme dell’erario, oltre creare gravi problemi diplomatici con l’alleato francese ora risolti.
Foto General Dynamics Electric Boat Public Affairs