Lo scorso aprile è stato costituito un comando unico spaziale congiunto nel Regno Unito che condurrà le operazioni spaziali quotidiane, fornirà capacità all’avanguardia e genererà la struttura della Forza necessaria.

Lo scorso settembre il Ministero della Difesa del Regno Unito ha pubblicato la prima Strategia spaziale nazionale integrata, definendo l’ambizione di rafforzare lo status del Regno Unito come nazione spaziale di livello mondiale e diventare una delle economie spaziali più innovative e attraenti del mondo.
La Difesa è parte integrante di questa ambizione. Oltre ai 5 miliardi di sterline in 10 anni già stanziati per le future comunicazioni Skynet Satellite, altri 1,4 miliardi di sterline sono stati stanziati per supportare le operazioni della Difesa nel prossimo decennio.
Di questi 1,4 miliardi di sterline, 970 milioni saranno investiti nel nuovo programma ISTARI per una costellazione di prossima generazione di ISR in orbita terrestre bassa. Tali satelliti saranno dotati di una varietà di sensori in grado di “vedere” su più aspetti dello spettro, consentendo capacità di osservazione 24 ore su 24, 7 giorni su 7, in qualsiasi condizione atmosferica.
Altri 61 milioni di sterline saranno impiegati in un programma chiamato TITANIA, che sperimenterà la tecnologia di comunicazione laser ottica. Ciò consentirà il trasferimento di dati nello, da e verso lo spazio con una capacità equivalente alla banda larga ad alta velocità; pertanto è un programma strettamente collegato al programma ISTARI.
Circa 85 milioni di sterline sono destinati allo sviluppo delle capacità britanniche di Space Domain Awareness per migliorare la capacità di comprendere correttamente l’attività nello spazio che si estende fino all’orbita geostazionaria e oltre, a più di 36.000 km dalla Terra. Nell’ambito della Space Domain Awareness è prevista anche una stretta collaborazione con i partner statunitensi e australiani sul programma Deep Space Advanced Radar Capability annunciato lo scorso luglio dal Segretario alla Difesa.
135 milioni di sterline sono stati stanziati per aumentare le capacità di comando e controllo nel corso del decennio. Oltre a sostenere il nuovo Space Command, questo stanziamento sosterrà il programma AURORA teso a sviluppare l’architettura su cui costruire app rivoluzionarie in modo che i comandanti britannici possano prendere decisioni rapide in tempo reale.
Infine, 145 milioni di sterline saranno investiti in Space Control per esplorare capacità che forniscano effetti accuratamente calibrati per proteggere l’accesso allo spazio e la indipendenza operativa del Regno Unito.
Inoltre, saranno investiti ulteriori 127 milioni di sterline nei prossimi quattro anni nel programma Minerva che si concentra su attività di sviluppo della potenza di elaborazione, sulle frequenze radio, sulle capacità di imaging e sui flussi di dati per fornire intelligence basata sullo spazio.
La tecnologia Minerva consentirà di rendere completamente interoperabili, consentendo di condividere i dati con i principali alleati spaziali in modo tempestivo.
Lo stesso Defense Science and Technology Laboratory (Dstl) sta sviluppando e mettendo a punto un nano satellite delle dimensioni di una scatola da scarpe, altrimenti noto come Prometheus 2. Prodotto nel Regno Unito, sarà gestito dalla società In-Space Missions, con il supporto della stazione di terra dei partner internazionali di Dstl e Airbus Defence & Space UK.
Nonostante le sue dimensioni ridotte, il carico utile di Prometheus includerà un imager iperspettrale di Cosine Measurement Systems, ricevitori di posizionamento globale dell’Università del New South Wales, un imager ad ampio campo visivo di Canadensys e più radio definite dal software di Airbus UK.
Infine, a breve la Difesa del Regno Unito potrà contare anche sul satellite SKYNET 6A, costruito da Airbus Defence and Space il cui lancio è previsto nel 2025. Il programma SKYNET fornisce una costellazione di comunicazioni satellitari assicurate e sicure, che rappresentano un investimento strategico di 5 miliardi di sterline e una capacità nazionale fondamentale negli anni 2040 ed oltre.
Foto Royal Air Force