fbpx

Le Divisioni Aviotrasportate Russe VDV (Vozdushno-Desantniye Voyska)

Con la fine dell’Unione Sovietica, il numero delle Divisioni Aviotrasportate Russe VDV (Vozdushno-Desantniye Voyska) si è ridotto da sette a quattro, così come le Brigate Indipendenti, che da sedici sono passate a quattro.Il centro di addestramento è rimasto ed è stato ampliato, raggiungendo le dimensioni di una Brigata.

Le VDV, nel corso degli anni hanno subito ulteriori innovazioni. Infatti, sono state le prime unità ad essere composte da soldati professionisti e non da “srochniki” coscritti. Inoltre, dal 2008 le donne sono state autorizzate a servire nelle VDV anche come ufficiali, dopo aver terminato gli studi in Accademia.

Le Vozdushno-Desantniye Voyska sono uno una forza indipendente dall’Esercito, dalla Marina, dall’Aeronautica ed uno degli strumenti più importanti nel toolkit dello Stato Maggiore Russo, fungendo da forza di reazione rapida per i conflitti locali, supportando operazioni speciali o nel caso di una guerra convenzionale per colpire dietro le linee nemiche. Possono essere utilizzate al livello tattico, operativo o svolgere un ruolo strategico. Sia che si tratti di rispondere ad una crisi sia che si scelga di “visitare” il territorio del suo vicino senza preavviso, è probabile che la Russia si appoggi alle unità di massima prontezza con formazione d’élite e buona mobilità, che in molti casi significa VDV.

Le truppe delle forze aviotrasportate russe tradizionalmente indossano un basco blu e un “telnyashka” (maglietta) a strisce bianche e blu caratteristica delle Spetsnaz.

Nel recente passato, le VDV hanno dimostrato di essere l’avanguardia del potere militare sovietico e poi russo. Furono le prime unità ad essere dispiegate nelle operazioni, dall’intervento nel 1956 in Ungheria, nella notte fra il 20 e il 21 agosto 1968 in Cecoslovacchia con l’occupazione dell’aeroporto di Praga, nel dicembre 1979 con l’occupazione dell’aeroporto Kabul durante l’operazione Tempesta-333 in Afghanistan, al intervento e all’annessione della Crimea del 2014 dove divennero noti col nomignolo di “omini verdi”.

Oggi le Vozdušno-Desantnye Vojska  sono composto da due Divisioni di Paracadutisti, due Divisioni di Assalto Aereo, quattro Brigate Indipendenti di Assalto Aereo, supportate da una Brigata Trasmissioni e da una Brigata di Ricognizione Indipendente. Peraltro, da tempo si parla di inserire negli organici anche una Brigata di Artiglieria. Tutte le reclute passano attraverso il 242° Training Centre di Svetloe – Omsk sito nel Distretto militare centrale che è considerata la casa madre. Le unità di manovra all’interno delle VDV sono designate come paracadutiste o d’assalto aereo; la differenza principale è se arrivano sul loro obiettivo tramite aviolancio  o avio/elitraspoto. In ogni caso, il personale delle unità VDV è addestrato per operare in entrambi i modi.

Ovviamente le informazioni disponibili non sono molte e tantomeno sono complete, ma attraverso ricerche incrociate su open sources e siti ufficiali, le Divisioni Paracadutiste risulterebbero basate su tre Reggimenti d’arma base e supporti a livello reggimento o battaglione, mentre le Brigate risulterebbero costituite su tre battaglioni d’arma base e supporti a livello battaglione o compagnia. Altra punto di forza delle Vozdušno-Desantnye Vojska è che, anche se montate su mezzi leggeri, sono tutte completamente meccanizzate.

La rivoluzione Serdyukov

L’attuale rimodulazione delle VDV è partita dal suo Comandante, il Colonnello Generale Andrey Serdyukov che ne ha assunto la guida dal 2016. Andrey Serdyukov è una figura ben nota negli ambienti militari russi, molto vicina al Comandante supremo e Presidente della Federazione Russa: Putin Vladimir Vladimirovich.

 Andrey Serdyukov è un ufficiale nato e cresciuto tra i paracadutisti; ha vissuto l’esperienza di combattimento nelle guerre cecene in qualità di vice comandante e capo di stato maggiore del Distretto militare meridionale nel 2013. Inoltre, ha contribuito a organizzare l’operazione in Crimea e, presumibilmente, ha comandato le forze impegnate nel Donbas 2014-2015.

In effetti, secondo Andrey Serdyukov, le VDV soffrivano di tre problemi. Il primo riflette un certo grado di confusione concettuale; l’URSS aveva due concetti d’impiego per le VDV, uno era strategico per le Divisioni che rispondevano allo Stato Maggiore, mentre l’altro era tattico per le Brigate che erano subordinate ai distretti militari. Ma, in pratica, le VDV hanno sempre avuto un terzo ruolo. All’inizio degli anni ’60, e successivamente durante la guerra in Afghanistan 1979-1989, le unità paracadutiste furono armate con equipaggiamento pesante ed usate nel ruolo di unità di fucilieri motorizzati, ricevendo carri armati e artiglieria.

Da qui il secondo problema, avendo le VDV trascorso la maggior parte del loro tempo nel ruolo di fucilieri motorizzati su veicoli leggermente corazzati, il Ministro della Difesa Anatoly Serdyukov e poi il Capo dello Stato Maggiore Nikolai Makarov pensarono di consegnare le VDV alle forze terrestri, forti del fatto che mantenere un parco alternativo di veicoli da combattimento ed una serie di equipaggiamenti specializzati per le VDV non fosse economico visto che combattevano come fucilieri motorizzati, ma la vicinanza tra Putin e Andrey Serdyukov è riuscita a bloccare il tentativo.

Il terzo problema è l’aviazione da trasporto militare della Russia (VTA) che nella migliore delle ipotesi sarebbe in grado di trasportare/aviolanciare uno o massimo due reggimenti in una sortita. Infatti, il parco aeronautico dei trasporti pesanti Il-76 non è abbastanza grande per supportare delle operazioni aviotrasportate di una certa consistenza e certamente non in un ambiente poco permissivo. In pratica, ciò significa che la Russia ha una delle più grandi forze aviotrasportate del mondo (circa 45.000 uomini), ma senza i vettori aerei per poterle usare nel ruolo designato1.

Pertanto, non sorprende che il loro comandante abbia pensato che le VDV dovessero avere nuovi concetti operativi ed essere ricalibrate: le Divisioni di Assalto Aereo sono diventate più pesanti e si addestrano per l’assalto aereo via Il-762, mentre le Brigate effettuano operazioni di con gli elicotteri3. La disponibilità di vettori ad ala rotante può essere la forza trainante di questa rimodulazione della struttura, mentre il VTA è in crisi, le forze armate russe hanno aumentato sostanzialmente il loro parco elicotteri e le VDV, probabilmente, ne formalizzeranno l’assegnazione in forza della sperimentazione in atto alla 31a Brigata che ha il proprio supporto di aviazione militare, composto da due squadroni di elicotteri Mi-8 ed uno di Mi-26.

Personale

Secondo Andrey Serdyukov, le VDV su circa 45.000 uomini hanno ora 30.000 militari e sergenti in servizio a contratto, che rappresentano il 70% della forza. L’obiettivo è quello di concentrare il personale a contratto per generare gruppi tattici di battaglione pari all’80% della forza.

Mezzi

L’introduzione di carri armati nelle unità di assalto aereo russe rappresenta una tendenza compensativa, che sacrifica la mobilità per la potenza di fuoco. Dal 2016 ad oggi, le Divisioni 7a, 76a e 106a hanno ricevuto un battaglione carri T-72B3, mentre la 98a Divisione Paracadutisti Guardie (IRF-Immediate Response Force) avrebbe ricevuto una trentina di 2S25 Sprut-SD. Le Brigate 11a, 56a ed 86a dovrebbero aver ricevuto una compagnia T-72B3 e la 31a Brigata d’Assalto Aereo (IRF) una compagnia di 2S25 Sprut-SD. Gli MBT, ad eccezione dei 2S25 Sprut-SD, considerati semoventi di artiglieria, non sono destinati ad essere aviolanciati, ma sono impiegati per accompagnare le unità di manovre terrestri VDV garantendo un aumento della potenza di fuoco e la letalità.

Scomparsi quasi totalmente i BMD-1, e dopo una esperienza negativa con i BMD-3, i BMD-2 vengono aggiornati al livello 2M Berezohk, ed ai reparti vengono assegnati nuovi  “kit di battaglione” composti da 31 BMD-4M e 8 BTR-MDM. I semoventi porta mortaio 2S9 Nona dovrebbero essere sostituiti con il 2S42 Lotos che sarà affiancato dallo Zavet-D (FCV) su scafo BMD-4M al posto dell’1B119 Rheostat.

Nella contraerea si aspetta l’introduzione del Ptiselov per sostituire gli Strela-10MN su scafo MT-LB non aviolanciabile, mentre sono già stati introdotti MRU-D4 veicoli di comando e controllo per il 9K333 Verba MANPAD, sempre in ambito contraereo, allo studio una versione del cannone Derivatsiya-PVO 57mm (AAA) su scafo BMD-4 per sostituire le ZU-23-2M15. Nell’artiglieria, gli obici D-30 (2A18) 122 mm a t.m. dovrebbero essere sostituiti dal 2S37 – futuro obice cannone semovente da 152 mm basato su BMD-4.

Oltre ai veicoli cingolati le VDV sono dotate di BTR-82A, K-4386 Taifun-VDV 4×4 MRAP, Tigr-M in varie versioni, RP Strike-C4 UTV, CFMOTO CF500-A (quad). Tra gli UAV si annoverano Compact recon complex “Iskatel” (The Seeker) con 2 UAVs, UAV complex Orlan-10, UAV complex Granat e l’UAV complex Takhion.

Armamento

Le armi da fuoco individuali e di reparto includono:

• MP-443 Grach, pistola semi-automatica (9 × 19mm Parabellum).

• Fucili d’assalto AK-74M e AKS-74 e carabina per uso speciale e autodifesa AKS-74U (5,45 × 39 mm).

• Fucile d’assalto speciale AS Val cal. 9×39

• PKM, mitragliatrice per uso generale (7,62 × 54 mm R).

• 6P41 “Pecheneg” (PKP) mitragliatrice per uso generale (7.62 × 54mmR).

• Dragunov SVDS, fucile di precisione (7.62 × 54mmR).

• Dragunov SVU, SVD modificato nella configurazione bullpup in uso limitato.

• SV-98, fucile di precisione (7.62 × 54mmR).

• VSS Vintorez, fucile di precisione silenziato (9 × 39mm)

•ASVK-M Kord-M anti-materiel sniper rifle cal 12.7×108mm.

• GP-25 e GP-30, lanciagranate da 40 mm sotto canna.

• AGS-17 Plamya (Flame), lanciagranate automatico da 30 mm.

• RPO-A “Shmel” (Bumblebee),attualmente in sostituzione del vecchio “Rys” di RPO (Lynx).

• Lanciarazzi anticarro RPG-22 e l’RPG-26.

• Mortaio 2B14 “Podnos” da 82 mm.

• Sistema SAM portatile “Igla” 9K38 o il più moderno “Igla-S” 9K338.

• 9K333 Sistema SAM portatile “Verba”.

• Sistemi anticarro portatili 9K111 “Fagot” e 9K115 “Metis”.

Equipaggiamento

Dal 2019 è stato introdotto il paracadute individuale D-14 Shelest (Rustle) progettato attorno al sistema soldato Ratnik6 e paracadute di emergenza Z-5. Mezzi e piattaforme utilizzano paracadute da carico p-7 sistema multi-dome iss-5-128р, sistema di fissaggio del paracadute pbs-916 (925) con sistema multi-cupola mks-350-9. Inoltre, ha superato i test il paracadute sistema “Bakhcha-u-pds”, creato per l’atterraggio di veicoli militari con equipaggio all’interno


[1]Secondo la giornalista di difesa russa Ilya Kramnik,la Russia per poter utilizzare le VDV al completo dovrebbe aumentare minimo di quattro volte il parco del trasporto aereo.

[2]Durante l’esercitazione Vostok-2018, 700 soldati e 50 veicoli della 76a Divisione sono stati aviolanciati impiegando 25 trasporti Il-76MD.

[3] Durante l’esercitazione Vostok-2018, un gruppo tattico basato sulla 31a brigata ha condotto un eliassalto con 45 elicotteri Mi-8 e 2 elicotteri Mi-26 che trasportavano veicoli leggeri Tigr, supportati da 8 elicotteri Ka-52 e 14 Mi-24.

[4] 9S931-3 planning module of Barnaul-T AD system e 9S932-2 intelligence and control module of Barnaul-T AD system

[5] M sta per modernizzate con camera termica, laser range finder, computer balistico, stabilizzazione e lanciatori per missile Igla-S

[6]https://www.armyrecognition.com/russia_russian_military_field_equipment/ratnik_future_soldier_individual_soldier_combat_gear_system_technical_data_sheet_specifications_pictures_video_12205165.html


Articolo precedente

Prosegue lo sviluppo congiunto statunitense-norvegese del programma ipersonico THOR-ER

Prossimo articolo

Passi avanti per il nuovo MGCS franco-tedesco

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Ultime notizie