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Le portaerei inglesi meno protette del previsto, l’allarme del Parlamento

La Commissione per i Conti Pubblici del parlamento inglese pone l’accento sui ritardi che potrebbero portare le due portaerei classe Queen Elizabeth della Royal Navy a non avere la necessaria cornice di sicurezza durante lo svolgimento delle missioni operative.

La causa è da imputare al complesso e costoso programma che mira all’integrazione su un elicottero di un radar in grado da assolvere ai compiti di “early warning” per la protezione della portaerei.

La scelta inglese è ricaduta sul Crowsnest, radar sviluppato da Lockheed Martin e Thales come versione più avanzata del Cerberus, e come piattaforma il Merlink MK2 (designazione per versione britannica dell’AW101 di Leonardo).

In condizioni normali il Crowsnest deve lavorare di concerto con i cacciatorpedinieri Type 45 per fornire sorveglianza, rilevamento e tracciamento di bersagli a lunga distanza su mare e terra.

Il Ministero della Difesa ha contrattato il radar con LM a novembre 2016 con subappaltatori Thales e Leonardo Helicopters.

I problemi sono iniziati poco dopo. A ottobre 2018 era già apparso evidente che il cronoprogramma stilato non poteva essere rispettato ed alcuni passaggi chiave sarebbero stati mancati.

A gennaio 2019 il Ministero della Difesa non si aspetta di raggiungere l’IOC (Initial Operating Capability) del sistema entro settembre 2021, un ritardo di un anno e mezzo.

Le prestazioni del radar saranno dunque migliorare in modo incrementale fino al 2023 attraverso una serie di aggiornamenti ma lo stesso Ministero non è sicuro che nel 2023 il Crowsnest possa raggiungere la FOC (Full Operating Capability).

La LM aveva proposto inizialmente l’installazione dell’AN/APG-81 di Northrop Grumman, il radar dell’F-35, ma l’installazione è integrazione è stata ritenuta troppo costosa.

Il “Carrier Group”

La Commissione guarda con preoccupazione anche la flotta di superficie che dovrebbe formare il “gruppo da battaglia” delle due portaerei.

Le priorità sono l’aggiornamento dell’impianto propulsivo dei sei cacciatorpedinieri Type 45 (per i noti problemi) e la sostituzione delle vetuste Type 23 per i compiti ASW (Anti-Submarine Warfare) con le più prestanti Type 26 a partire dal 2027.

Il Ministero non si è detto però preoccupato della questione sulla flotta di superficie indicando come un vero problema il numero di uomini da destinare agli equipaggi dei sottomarini.

COD

Il “Carrier Onboard Delivery” consistono nel trasporto da una base “terrestre” di materiale,pezzi di ricambio, posta, scorte di cibo, personale,etc verso la portaerei.

Il Ministero della Difesa ha affermato che esiste un piano sul lungo termine per dotarsi di questa capacità ma la manza di fondi adeguati e dei dati riguardanti ciò che serve ad un “carrier group” limitano il programma.

La soluzione sarebbe ricercata in mezzi autonomi senza equipaggio. Per ora si procede con il Merlink Mk2.

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