L’US Air Force nella sua proposta di bilancio fiscale per il 2024 da 185,1 miliardi di dollari propone di ritirare ben 310 velivoli dal suo inventario; secondo i funzionari questa drastica misura permetterà alla Forza Armata di poter investire maggiori risorse per il caccia Next Generation Air Dominance (NGAD) e per lo sviluppo di un UCAV/Loyal Wingman.

A tal fine, l’USAF richiede lo stanziamento di ulteriori 5,4 miliardi rispetto ai 179,7 miliardi di dollari assegnati dal Congresso nel Fiscal Year 23.
Tale aumento servirà principalmente a finanziare programmi ed attività spaziali nonché il NGAD e l’Advanced Battle Management System (ABMS).
Tra gli aerei di cui è richiesto il ritiro spiccano 32 F-22 Raptor, 57 F-15C/D, 42 A-10, 1 B-1B Lancer, 2 E-3 AWACS, 24 KC-10, mentre per gli elicotteri la mannaia si abbatterebbe su 66 HH-60G.
Per i Raptor l’USAF sostiene che, trattandosi di velivoli appartenenti al block 20, hanno capacità di combattimento limitate e richiederebbero ingenti risorse per ammodernarli, soldi che potrebbero essere meglio investiti nel NGAD.
Come visto anche gli F-15C/D non sfuggono alla richiesta di ritiro ma in questo caso si tratta di velivoli davvero anziani, risalenti agli anni Ottanta ed impiegati in gran parte dai reparti aerei della Guardia Nazionale. Questi velivoli saranno sostituiti dai nuovi F-15EX che sono attualmente in produzione e dagli F-35A.
Per gli A-10 è da tempo che l’USAF cerca di ritirarli senza troppa fortuna a causa dei veti imposti dal Pentagono che ne hanno limitato il numero di velivoli effettivamente eliminati dai reparti operativi.
Per gli AWACS l’USAF fa presente al Congresso che si tratta di velivoli ormai anziani per i quali è già partito il programma di sostituzione parziale basato sul Boeing E-7AEW&C derivato dal Wedgetail in servizio con le Aeronautiche dell’Australia, Corea del Sud e Turchia, nonché di prossima immissione in linea da parte della Royal Air Force.
Nel settore tanker l’USAF propone il ritiro degli ultimi 24 KC-10 ancora in linea, tenendo presente che, superata buona parte dei problemi che inizialmente affliggevano i KC-46A, la linea di Pegasus sta rapidamente aumentando.
A fronte di queste corpose di tagli, l’USAF propone l’acquisto di di 95 aerei, inclusi 72 nuovi velivoli da combattimento, con 48 F-35A e 24 F-15EX.
Il Segreatario dell’Aeronautica Kendall ha sottolineato che la decisione di fermare il programma di acquisto degli F-15EX ad ottanta esemplari è stato rivisto e portato ad almeno 104 di questi velivoli.
Inoltre, l’USAF propone l’acquisto di 15 KC-46 Pegasus, un nuovo E-11 e sette elicotteri MH-139 Grey Wolf per la sorveglianza delle basi di lancio dei missili nucleari Minuteman III. Proseguirà il programma di acquisto dei nuovi bombardieri B-21 Raider il cui primo volo è previsto per il corrente anno.
Problemi in vista per la linea HH-60 perchè l’USAF non intende proseguire oltre la produzione degli HH-60W e, pertanto, con il ritiro degli HH-60G, la linea CSAR si attesterebbe attorno le 75 unità .
Nella proposta di bilancio per il FY 2024 entra per la prima volta la richiesta di finanziamento del nuovo missile intercontinentale Sentinel destinato a prendere il posto del cinquantenne Minuteman III.
Sono richiesti finanziamenti per i missili aria -aria AMRAAM, per il missile d’attacco aria – superficie stand off a portata aumentata JAMSS-ER, per il missile anti nave a lungo raggio LRASM e per i missili d’attacco JSM.
Le linee di sviluppo dell’USAF prevedono l’immissione in linea di 1.000 UCAV/Loyal Wingman, i gregari dei velivoli pilotati nel ambito del programma CCA, del bombardiere B-21 Raider e del missile ipersonico aviolanciato dai bombardieri B-52H che saranno sottoposti ad un programma di aggiornamento comprendente nuovi motori e del NGAD che nella richiesta di budget riceverà poco meno di 2 miliardi di dollari.
foto @USAF-Tech. Sgt. John Raven