La Francia ha raggiunto un accordo per la vendita di 30 caccia multiruolo Dassault Rafale all’Egitto per 3,7 miliardi di euro.
Al contratto per i velivoli ne seguiranno altri due per un valore complessivo di 200 milioni di euro con il consorzio MBDA e Safran Electronics & Defense facendo lievitare il valore complessivo a 3,95 miliardi di euro.
La conferma arriva direttamente dal Ministero della Difesa egiziano e dal suo portavoce su Twitter.
Il punto nodale della questione è che l’Egitto ha un pesante indebitamento e per questa vendita lo Stato francese è garante per ben l’85% dell’importo multimiliardario.
Il Tesoro francese è dunque garante verso Crédit Agricole, Société Générale, BNP e CIC che hanno prestato i soldi all’Egitto con un prestito dalla durata minima di dieci anni.
Il paese transcontinentale è stato fondamentale per la Dassault dato che proprio con l’Egitto c’è stato il primo contratto di esportazione per il Rafale.
Anche per l’accordo del 2015, che comprendeva 24 Rafale, la lo Stato francese aveva fatto da garante per il 60% dell’importo totale.
L’Egitto conta attualmente su una flotta di 23 Rafale, uno è stato perso in un incidente nel 2019, ed il ventilato accordo che sta per concludersi porterà il totale a 53 velivoli.
Un periodo particolarmente felice per la Dassault dopo il recente annuncio dell’interesse di Atene per ulteriori sei Rafale che segue un contratto da 2,3 miliardi di euro per diciotto aerei nell’agosto 2020.