Il Governo Egiziano ha avviato trattative con la Francia per l’acquisto di sottomarini classe Barracuda dotati di missili a cambiamento d’ambiente.

L’Egitto avrebbe dimostrato un interesse per quattro – sei sottomarini dotati di missili da crociera Scalp nella versione Naval o Missile de Croisière Naval (MdCN).
Le trattative sono in fase iniziale con la Francia che avrebbe accettato al momento di fornire documentazione tecnica.
Infatti, non mancano i problemi perché la richiesta di ottenere anche i MdCN ha creato più di una preoccupazione all’interno dello Stato Maggiore Francese, non molto convinto di aumentare il numero di sottomarini di ultima generazione nelle acque del Mediterraneo dotati di missili da crociera ed in ambiente NATO, dove la Turchia non ha buoni rapporti con l’Egitto, e con Israele che, ovviamente, gradisce poco o nulla un potenziamento sottomarino e missilistico del vicino Paese nord africano.
Altro aspetto molto importante di questa vicenda è quello economico; a Parigi non sono molti convinti della capacità egiziana di far fronte ad un ingente e costoso programma come quello dei Barracuda.
In precedenza le commesse per i caccia bombardieri Rafale e per le corvette multiruolo Gowind sono state parzialmente coperte dai fondi degli Emirati Arabi Uniti e dell’Arabia Saudita, con la garanzia assicurata dallo Stato Francese in caso di inadempimento.
Sempre dalla Francia, l’Egitto ha rilevato le due portaelicotteri d’assalto anfibio classe Mistral in origine allestite per la Marina Russa e mai consegnate alla Russia a causa dell’embargo imposto a seguito dell’occupazione della Crimea avvenuta nel 2014.
L’attuale situazione dei conti egiziani non è delle migliori con Il Cairo che ha in corso negoziati con il Fondo Monetario Internazionale per ottenere prestiti per abbattere i debiti accumulati negli ultimi anni.
I sottomarini Barracuda sono la versione convenzionale dei battelli d’attacco a propulsione nucleare classe Suffren che sono in via di immissione in servizio con la Marine Nationale.
I Barracuda sono stati al centro del clamoroso scontro tra Canberra e Parigi che ha visto l’Australia rompere il contratto siglato con la Francia, controversia alla fine composta con una sorta di penale riconosciuta e pagata dal Governo Australiano a Naval Group che detiene i diritti di progettazione e produzione di questi sottomarini.
Peraltro, la Marina Egiziana dispone e disporrà di quattro moderni sottomarini tedeschi Type 209/1400 costruiti da TKMS, oltre vecchi sottomarini di costruzione cinese, ammodernati con sistema di comando e controllo nonché sensori di provenienza statunitense ed armati con missili antinave del tipo Harpoon.
Immagine Naval Group