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Leonardo e Fincantieri delineano il prossimo futuro industriale tra accordi e possibili joint venture

Al Salone Nautico di Genova la scorsa settimana, in occasione del 150° anniversario della nascita di Guglielmo Marconi, Fondazione Leonardo in collaborazione con Fondazione Ansaldo ha organizzato una giornata di approfondimento sul modello industriale sperimentato dallo scienziato bolognese.

All’evento, nell’importante platea di ospiti, l’Amm.re Delegato e Direttore Generale di Leonardo, Roberto Cingolani, e l’Amm.re Delegato e Direttore Generale di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, hanno rilasciato interessanti dichiarazioni attinenti il settore industriale della Difesa.

L’operazione WASS

Roberto Cingolani ha confermato la timeline dell’operazione WASS che prevede l’acquisto da parte di Fincantieri della società oggi controllata da Leonardo, attiva nel settore di siluri e sonar, operazione che si chiuderà nel primo quadrimestre del ormai prossimo 2025 per un controvalore massimo di 415 milioni di euro di cui 300 riconosciuti a Leonardo come componente di base.

Il rilancio della jv Orizzonte Sistemi Navali

Cingolani insieme a Folgiero hanno ribadito l’importanza del rilancio della joint venture Orizzonte Sistemi Navali (51% Fincantieri e 49% Leonardo) per fare squadra nel settore delle commesse navali militari dove c’è una concorrenza spietata, per presentare al mercato offerte di navi progettate congiuntamente da Fincantieri e Leonardo, rispettivamente per le proprie competenze, complete di dotazioni elettroniche ed armamenti, con pacchetti di supporto tecnico post allestimento assicurato nel breve, medio e lungo periodo, un servizio questo divenuto di fondamentale importanza per le Marine.

La jv Leonardo Rheinmetall ai blocchi di partenza

Sempre Cingolani ha dichiarato che è prevista per il prossimo mese di ottobre la definizione degli accordi con Rheinmetall per il lancio della joint venture che sarà attiva nel settore dei mezzi terrestri e si occuperà della produzione dei veicoli da combattimento della fanteria KF-41 Lynx nel ambito del programma AICS del Esercito Italiano e del carro armato derivato dal KF-51 Panther sempre per far fronte alle esigenze italiane, per affiancare il carro armato Ariete di cui 90 esemplari, con altri 35 esemplari in opzione, sono oggetto del programma di ammodernamento di mezza vita (AMV) eseguito dal CIO, il consorzio tra Iveco Defence Vehicles (IDV) ed OTO Melara, ora Leonardo.

Il controllo della joint venture tra Leonardo e Rheinmetall sarà paritetico mentre la suddivisione dei lavori delle commesse sarà distribuito tra Leonardo che ne curerà il 50% e Rheinmatall con l’altro 50% suddiviso tra la casa madre tedesca al 40% e Rheinmetall che si occuperà del restante 10%.

Un possibile accordo tra Leonardo ed Iveco Defence Vehicles

Lo stesso Cingolani non ha escluso la fattibilità di un’ulteriore operazione afferente un accordo proprio con IDV, oggi controllata da Exor, in vista di un ulteriore rafforzamento nazionale industriale nel settore dei veicoli militari.

Le due società collaborano da decenni nei principali programmi terrestri per le Forze Armate Italiane, in specie per l’Esercito Italiano, tra cui l’Ariete AMV e la blindo Centauro II; l’accordo premetterebbe una razionalizzazione del settore industriale militare italiano anche alla luce del rilancio su larga scala della già OTO Melara grazie agli accordi in via di definizione tra Leonardo e Rheinmetall.

Offerta di collaborazione di Fincantieri a Thyssenkrupp Maritime Systems

Tornando al settore marittimo, l’AD di Fincantieri Folgiero ha confermato l’interesse del Gruppo da lui guidato ad una collaborazione con Thyssenkrupp Maritime Systems (TKMS), soprattutto per quanto riguarda la divisione sottomarini del cantiere navale tedesco.

L’eventuale accordo tra Fincantieri e TKMS sarebbe facilitato dalla ultra ventennale collaborazione in atto per il programma U212A e per l’attuale programma U212NFS destinato all’allestimento di quattro nuovi battelli per la Marina Militare.

Peraltro, Folgiero ha indicato la necessità che sia il Governo di Berlino ad indicare il futuro di TKMS e della cantieristica sottomarina tedesca quale polo di aggregazione dell’industria navale della difesa europea; attualmente TKMS con la sua divisione sommergibili si trova in un momento critico per la concorrenza in Europa di Naval Group che con i battelli della famiglia Scorpene/Barracuda ha guadagnato grosse fette di mercato, non ultima l’importante commessa ottenuta nei Paesi Bassi, di Navantia che offre versioni migliorate dei battelli S-80 in costruzione per l’Armada Espanola e da Damen che con Saab Kockums ha unito le forze presentando versioni da esportazione del A26 o classe Blekinge in allestimento per la Reale Marina Svedese.

Immagine credit @Orizzonte Sistemi Navali

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