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Leopard soccorso

L’Esercito Italiano vuole ammodernare i Leopard in versione supporto

E’ stato presentato in Parlamento il programma relativo l’ammodernamento della linea di veicoli speciali su scafo Leopard 1 in servizio con l’Esercito Italiano dai primi anni Ottanta del passato secolo.

ll programma pluriennale in esame è relativo all’ammodernamento della flotta di carri armati della linea Leopard nelle versioni di supporto dell’Esercito Italiano, comprensivo di supporto logistico, corsi formativi, simulatori, materiali ed equipaggiamenti accessori. Tale intervento si inquadra nel più ampio complesso di iniziative avviate dall’Esercito Italiano per disporre di una componente corazzata pesante in linea con il rinnovato interesse da parte della NATO nei confronti della “collective defense”.

Leopard soccorso

L’obiettivo del programma è l’ammodernamento, in termini qualitativi e prestazionali, delle piattaforme corazzate Leopard nelle versioni di supporto, concepite per garantire supporto al combattimento e sostegno logistico prioritariamente alle unità pesanti e medie.

L’Esercito Italiano dispone infatti di piattaforme Leopard nelle versioni di supporto (Recupero e Soccorso, Pioniere, Gittaponte) che presentano ormai carenze capacitive legate anche all’obsolescenza di talune componenti. Le attuali piattaforme Leopard in dotazione all’Esercito risultano infatti caratterizzate da:

-elevata e progressiva riduzione del livello di efficienza e di performance;
-limitata protezione dagli ordigni esplosivi improvvisati (lED), da mine e da armi controcarro a carica cava;
-scarsa idoneità a sostenere la manovra dei carri armati Ariete, già in fase di ammodernamento.

Leopard Biber

L’ammodernamento a cui si fa riferimento nel presente schema di decreto è finalizzato a superare queste criticità e incrementare le capacità espresse dalle piattaforme.
La prima fase del programma si riferisce all’ammodernamento di circa n. 58 piattaforme (anche se Il numero esatto di carri che saranno ammodernati e la ripartizione tra le varie versioni potrà essere oggetto di rimodulazioni in funzione dei prezzi di aggiudicazione della
fornitura), così ripartite:

  • -n. 24 piattaforme Leopard nella versione Recupero e Soccorso;
  • -n. 16 piattaforme Leopard nella versione Pioniere;
  • -n. 18 piattaforme Leopard Gittaponte. Tale intervento consentirà di equipaggiare i reggimenti delle brigate di manovra pesanti dell’Esercito (Ariete e Garibaldi) con carri più idonei alle operazioni che sono chiamate a svolgere.

I carri ammodernati saranno caratterizzati dalle seguenti capacità, specifiche tecniche e performance, rendendoli in grado di:

  • -assicurare la sopravvivenza dell’equipaggio a fronte di attacchi portati da sistemi d’arma controcarro portatili a corta, media e lunga gittata, da mine e da ordigni esplosivi improvvisati, in ragione di specifici interventi mirati all’incremento della protezione balistica,
    antimina ed anti-IED (Improvised Explosive Devices);
  • -operare in ogni condizione climatica e di illuminamento;
  • -fornire il supporto specialistico alle unità di manovra in termini di mobilità e sostegno logistico più efficace grazie ad interventi di incremento della potenza motore, aggiornamento del sistema di trasmissione, sospensione, frenatura e degli impianti di bordo;
  • -incrementare la capacità di difesa attiva attraverso l’installazione ed integrazione di una torretta remotizzata;
  • -operare in ambiente net-centrico, ricercando il più elevato livello di interoperabilità, in coerenza con la funzione della specifica piattaforma. Ciascuna versione sarà equipaggiata con attrezzature e sistemi specifici ed in particolare:
  • il carro Recupero e Soccorso sarà dotato di un braccio gru con capacità di sollevamento e di un verricello, in grado di recuperare mezzi incidentati/inefficienti e consentire la sostituzione di complessivi come il motopropulsore o la torre completa di veicoli pesanti/corazzati;
  • il carro Pioniere sarà dotato di attrezzature in grado di garantire l’esecuzione di lavori, movimentazione terra sul campo di battaglia attraverso una lama apripista anteriore ed un braccio meccanico multipurpose (benna, martello demolitore, ecc.). Tale piattaforma sarà
    anche equipaggiata con sistemi meccanici per il superamento di ostacoli attivi;
  • il carro Gittaponte sarà equipaggiato con un sistema in grado di dispiegare, sia di giorno che di notte, un ponte metallico d’assalto con portata idonea al passaggio di piattaforme leggere, medie e corazzate pesanti.

Per i sistemi ed i materiali è previsto il supporto logistico tale da garantire l’idoneo livello di disponibilità operativa del parco mezzi, strutturato in modo da fornire ai Reparti utilizzatori le capacità logistiche – in termini di formazione, impiego del sistema, attività manutentive e di riparazione – necessarie al mantenimento della piattaforma nel corso della sua vita tecnica, tenendo in considerazione che il personale manutentore/operatore di sistema è già formato sul veicolo nella sua configurazione attuale e dovrà effettuare soltanto attività di aggiornamento delle capacità in funzione dei nuovi sistemi che saranno installati sui veicoli.

I piani logistici da sviluppare sulla base degli studi e delle analisi tecniche e logistiche dovranno garantire, in chiave di costo/efficacia delle risorse logistiche acquisite, una disponibilità operativa del parco non inferiore all’80 per cento.

L’introduzione in servizio dei mezzi ammodernati sarà accompagnata dall’istituzione di specifici corsi di formazione, a cura della industria, e la contestuale revisione dei programmi addestrativi in essere per adattarli alle nuove capacità. Il programma riguarderà la formazione e l’addestramento di tutte le componenti (equipaggi, operatori, manutentori) a vario titolo interessati al programma.

Le piattaforme ammodernate “Leopard” dovranno essere in grado di poter cooperare con le piattaforme ruotate VBM 8×8 “Freccia”, Nuova Blindo Centauro, VTLM “Lince” e VTMM “Orso”, nonché cingolate “Dardo” e carro “Ariete” nei teatri operativi a più elevato grado di rischio, caratterizzati da elevata minaccia balistica e da ordigni esplosivi improvvisati.

L’interoperabilità dei sistemi di comando, controllo e navigazione delle piattaforme “Leopard” con i partner della NATO dovrà essere garantita nel rispetto degli accordi di standardizzazione ratificati dall’Italia.

Il programma è concepito secondo un piano di sviluppo pluriennale di previsto avvio nel 2022 e e si concluderà, presumibilmente, nel 2030.

Il costo complessivo del programma è di 365 M€. La spesa relativa alla prima fase, per un ammontare complessivo di 192 M€, è finanziata dagli stanziamenti a valere sui capitoli del settore investimento del Ministero della Difesa. La prima fase consentirà l’ammodernamento di indicativamente 58 piattaforme delle varie versioni di supporto (Recupero e Soccorso, Pioniere e Gittaponte) e garantirà un’iniziale capacità operativa alle unità (principalmente unità del genio) cui i carri ammodernati sono destinati.

Il completamento del programma, per il restante valore previsionale di 173 M€ sarà realizzato attraverso successivi provvedimenti finalizzati all’ammodernamento della linea Leopard nelle versioni di supporto. Tali interventi, nel rispetto di una logica incrementale progressiva, nonché del previsto criterio dell’auto-consistenza, potranno essere contrattualizzati subordinatamente al loro eventuale rifinanziamento.

Fonte Schema di D.M. A/R n. SMD 42/2021, relativo all’ammodernamento della flotta di carri armati della linea Leopard per l’Esercito

Foto Esercito Italiano

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