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LHD Trieste a Livorno, il 7 dicembre la cerimonia con il Presidente Mattarella

Il 7 dicembre 2024, il porto di Livorno sarà teatro di una significativa cerimonia per la Marina Militare Italiana: la consegna ufficiale di Nave Trieste, la più grande unità navale costruita in Italia dal dopoguerra.

L’evento, che si terrà presso il Molo Italia alle ore 11:00, vedrà la partecipazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e coinciderà con il giuramento solenne degli allievi della prima classe dell’Accademia Navale.

Nave Trieste, classificata come Landing Helicopter Dock (LHD), rappresenta un traguardo notevole per la cantieristica navale nazionale. Con una lunghezza di 245 metri, una larghezza di 36 metri e un dislocamento a pieno carico di 38.000 tonnellate, l’unità è progettata per operazioni di assalto anfibio e supporto aereo. Il ponte di volo, lungo circa 230 metri, dispone di otto spot per elicotteri e può ospitare fino a 14 velivoli in diverse configurazioni.

La propulsione di Nave Trieste è garantita da un sistema combinato che include due turbine a gas Rolls Royce, due motori diesel MAN e due propulsori elettrici, permettendo una velocità massima superiore ai 25 nodi. L’autonomia operativa è stimata in 7.000 miglia nautiche a 16 nodi, con una capacità di permanenza in mare fino a 30 giorni. L’equipaggio è composto da 460 membri, inclusi operatori per le operazioni di volo, oltre a 604 unità tra comando complesso e forza da sbarco.

Costruita presso il cantiere Fincantieri di Castellammare di Stabia, Nave Trieste è stata varata il 29 maggio 2019 e successivamente trasferita agli stabilimenti di Muggiano, La Spezia, per l’allestimento finale. Dopo un periodo di prove in mare e completamento delle dotazioni, l’unità è giunta a Livorno il 1° dicembre 2024, attraccando al Molo Italia in preparazione della cerimonia di consegna.

La presenza del Presidente Mattarella sottolinea l’importanza strategica di Nave Trieste per la Marina Militare e per l’intero sistema di difesa nazionale. La nave è destinata a potenziare le capacità operative della flotta, offrendo una piattaforma versatile per operazioni anfibie, supporto aereo e missioni umanitarie.

Sensori – Radar

Nave Trieste, la nuova unità anfibia multiruolo della Marina Militare Italiana, è equipaggiata con un avanzato suite di sensori radar che ne potenziano le capacità operative in vari scenari.

Per la difesa aerea a lungo raggio, Nave Trieste è dotata del Kronos Power Shield, un radar AESA operante in banda L, anch’esso sviluppato da Leonardo. Questo sistema è progettato per la scoperta e il tracciamento di bersagli aerei a grande distanza, fornendo una capacità di allerta precoce fondamentale per la protezione della nave e delle forze alleate.

Presente inoltre il radar a facce fisse in banda X di Leonardo Kronos StarFire con la predisposizione per l’installazione del Kronos Quad in banda C per formare il Kronos Dual Band Radar. Questa configurazione consente una sorveglianza aerea e di superficie altamente efficiente, garantendo una copertura completa dello spazio circostante.

Inoltre, l’unità dispone del PAR SPN-720, un radar di avvicinamento di precisione in banda X, che assiste le operazioni di decollo e atterraggio degli aeromobili imbarcati, garantendo sicurezza e precisione nelle operazioni di volo. Il sistema IFF SIR-M-PA fornisce capacità di identificazione amico/nemico, essenziale per distinguere tra unità alleate e potenziali minacce. Completa la suite il sistema TACAN AN-553/N, che offre assistenza alla navigazione per gli aeromobili, facilitando l’approccio e l’atterraggio sulla nave.

Questi sistemi radar avanzati, integrati nel Combat Management System (CMS) SADOC 4, conferiscono a Nave Trieste una consapevolezza situazionale superiore e una capacità di risposta rapida ed efficace alle minacce, rendendola una componente chiave della proiezione di forza e della difesa aerea della Marina Militare Italiana.

Armamento

L’armamento principale comprende tre cannoni multiruolo Oto Melara 76/62 mm del tipo Super Rapido MF Davide, posizionati con due torrette a prua e una a poppa. Questi cannoni sono compatibili con munizionamento guidato e predisposti per l’impiego delle future munizioni autoguidate tipo “Vulcano” da 76 mm.

Per la difesa ravvicinata, la nave è dotata di tre mitragliere Oto Melara 25/80, ciascuna equipaggiata con un cannone Oerlikon KBA da 25 mm, controllate da remoto per garantire una risposta rapida ed efficace alle minacce a corto raggio. Inoltre, sono presenti due lanciatori di razzi Leonardo ODLS-20, integrati con un sistema di contromisure per la difesa contro missili in arrivo e altre minacce.

La configurazione missilistica prevede la predisposizione per due lanciatori verticali (VLS) DCNS Sylver A50, organizzati in moduli da otto celle ciascuno, per un totale di 16 celle oppure per missili CAMM-ER.

Sistemi di Guerra Elettronica

Per la protezione elettronica, Nave Trieste è dotata del sistema “Zeus” Electronic Warfare System (EWS), sviluppato da Elettronica S.p.A. Questo sistema comprende un sottosistema di attacco elettronico basato su tecnologia a stato solido GaN TRX, integrato con un Radar Emitter Locator (RE), contromisure radar (RCM) e contromisure per comunicazioni radio (RCCM). Il sistema “Zeus” è efficace sia in mare aperto che in acque costiere, fornendo capacità avanzate di sorveglianza marittima e valutazione situazionale attraverso funzioni ELINT e COMINT, supportate da algoritmi di Specific Emitter Identification (SEI).

Bacino Allagabile e Mezzi da Sbarco

Al di sotto dell’aviorimessa, la nave dispone di un bacino allagabile di 55 metri di lunghezza e 15 metri di larghezza, con una superficie di 825 m². Questo spazio è dimensionato per ospitare fino a quattro mezzi da sbarco tipo LCM (Landing Craft Mechanized) da 23 metri, noti come LC23, capaci di trasportare veicoli pesanti come carri armati Ariete o veicoli blindati Centauro II. In alternativa, il bacino può accogliere un mezzo da sbarco a cuscino d’aria (LCAC).

Ponte Garage e Capacità di Trasporto

Il ponte garage offre un’area di 2.200 m², suddivisa in un’autorimessa da 700 m² con 253 metri lineari per il parcheggio di veicoli, e il bacino allagabile. Questa configurazione consente il trasporto di un’ampia gamma di mezzi terrestri, inclusi veicoli corazzati e logistici, supportando efficacemente le operazioni di sbarco.

Capacità di Proiezione e Supporto Logistico

Nave Trieste è progettata per trasportare e proiettare a terra un contingente anfibio di circa 600 uomini, supportato da veicoli e attrezzature necessarie per operazioni prolungate. La nave è dotata di un ospedale completamente attrezzato, con sale chirurgiche, radiologia, laboratori di analisi, gabinetto dentistico e una zona degenza per 27 pazienti gravi, con possibilità di espansione tramite moduli container appositamente attrezzati.

Ponte di Volo e Aviorimessa

Il ponte di volo misura 230 metri in lunghezza e 36 metri in larghezza, offrendo nove spot per operazioni di decollo e atterraggio di elicotteri e velivoli a decollo corto e atterraggio verticale (STOVL). Due elevatori, ciascuno con dimensioni di 15×15 metri e una capacità di sollevamento di 42 tonnellate, collegano il ponte di volo all’aviorimessa sottostante che ha una superficie di 2.300 m², facilitando il movimento degli aeromobili tra i ponti.

Capacità di Imbarco degli Aeromobili

Nave Trieste può ospitare fino a 30-34 aeromobili in diverse configurazioni. In condizioni operative standard, il ponte di volo può accogliere da 14 a 20 aeromobili, tra cui:

  • Elicotteri: AgustaWestland AW101, NH90 e AgustaWestland AW129, utilizzati per trasporto truppe, operazioni di soccorso e missioni antisommergibile.
  • Velivoli STOVL: F-35B Lightning II e AV-8B Harrier II, che forniscono capacità di attacco aereo e supporto ravvicinato.

Adeguamento per il programma F-35B

Il programma di adeguamento di Nave Trieste agli standard operativi dell’F-35B è strutturato in due fasi principali:

  • Prima Fase: Questa fase, con un finanziamento di 50 milioni di euro, comprende attività tecnico-strutturali per l’adeguamento fisico della nave agli standard F-35B. Include anche sopralluoghi tecnici e programmatici, come Design Review (DR), Site Activation Task Force (SATF) e Sustainment Readiness Review (SRR), per verificare le modifiche progettuali necessarie.
  • Seconda Fase: Con un budget previsto di 122 milioni di euro, questa fase mira a completare l’adeguamento dell’unità. Prevede l’acquisizione e l’installazione di sistemi di ausilio all’appontaggio dei velivoli, attività di certificazione e l’approvvigionamento di parti di ricambio e supporto logistico.

Il programma è concepito come un piano di sviluppo pluriennale, con inizio previsto nel 2025 e una durata complessiva stimata di 10 anni (2025-2034). L’obiettivo è rendere Nave Trieste una “Alternate Carrier Vessel”, capace di operare efficacemente con gli F-35B in caso di indisponibilità di Nave Cavour.

Foto: Gentile concessione di Alessadro Burla ed Ares Osservatorio Difesa

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