
Il 2 dicembre è stato siglato un contratto per l’integrazione delle aziende spagnole all’interno dello sviluppo del dimostratore tecnologico del Future Combat Air System per la fase di 1A mettendo fine alle polemiche con Airbus che in un primo momento aveva “snobbato” il campione industriale militare iberico.
Il contratto prevede la partecipazione delle industrie spagnole, guidate da Indra, in sei diversi “pilastri” del programma:
- 1° New Generation Fighter guidato da Aiburs DS SAU;
- 2° NGF Engine guidato dalla ITP Aero;
- 3° Remote Operators guidato dal consorzio Satnus;
- 4° Combat Cloud e 5° Integration Simulators e Sistemi dei Sistemi (SoS) guidato da Indra;
- 7° Low Observability Technologies guidato da Airbus DS SAU.
In questo modo Madrid cerca di mantenere un ruolo di peso tra due giganti come Francia e Germania ricavandone anche la possibilità di acquisire importante know how che sarà utile per lo sviluppo di programmi nazionali.
Il programma FCAS è stato dichiarato dalla Spagna come “Programma di Stato” data la sua importanza strategica in grado di rafforzare anche il ruolo di Indra a livello internazionale.
Il prossimo passo sarà la finalizzazione delle negoziazioni per le fasi 1B e 2 per la maturazione tecnologica e la loro dimostrazione che dovrebbero avere luogo tra metà 2021 ed il 2027.
La Spagna nell’FCAS

Il 30 agosto 2019 il Consiglio dei Ministri spagnolo ha approvato un investimento di 100 milioni di euro per la fase di R&D dell’FCAS.
A settembre 2019 il Governo spagnolo ha scelto come coordinatrice industriale nazionale nell’ambito del programma FCAS (Future Combat Air System) la Indra, suscitando le perplessità di Airbus. La situazione è rientrata solamente dopo alcune interlocuzioni e trattative ad alti livelli.
Indra andrà a ricoprire deve essere posta sullo stesso livello delle posizioni degli altri coordinatori nazionali. Per la Germania il ruolo di coordinatore è ricoperto dalla stessa Airbus mentre in Francia è affidato alla Dassault.
Immagine di copertina: Airbus