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L’India intende acquistare 30 uav MQ-9B SkyGuardian

Nuova Delhi sarebbe prossima ad ordinare una prima tranche di 6 MQ-9B SkyGuardian di General Atomics Aeronautical Systems con un contratto del valore di circa 600 milioni di dollari.

La situazione sempre più tesa con la Cina ha portato l’India a rivedere e ad accelerare alcuni programmi di riarmo, considerati ormai imprescindibili, per poter sostenere un eventuale conflitto con Pechino.

Tra questi programmi, dopo il cacciabombardiere avanzato Rafale, la cui commessa si è trascinata per anni per poi essere improvvisamente assegnata a Dassault, si registra la decisa accelerata per l’acquisizione di ben 30 droni MALE (Medium Altitude Long Endurance) MQ-9B SkyGuardian, il cui costo totale sarebbe attorno ai 3 miliardi di dollari (comprensivi di velivoli, sensori, stazioni di controllo a terra, parti di rispetto, servizi di supporto logistico ed addestrativi).

I primi sei MQ-9B sarebbero acquistati urgentemente e distribuiti in coppie all’Aeronautica, Esercito e Marina; infattu, pare che siano in fase avanzata i colloqui in tal senso tra il Ministero della Difesa di Nuova Delhi ed il Dipartimento di Stato di Washington che deve autorizzare la vendita militare ad un Paese straniero.

Da notare che negli ultimi anni vi è stato un forte riavvicinamento politico-militare tra l’India e gli Stati Uniti per contrastare la sempre più crescente aggressività economica-militare nell’area indo-pacifica che sta causando gravi preoccupazioni tra partner ed alleati di Washington.

Infatti, negli ultimi anni dagli Stati Uniti sono stati ceduti all’India importanti sistemi d’arma come gli aerei da trasporto strategico Boeing C-17 Globemaster III, i velivoli da trasporto tattico Lockheed Martin C-130J Super Hercules, i pattugliatori antisommergibili Boeing P-8I (la versione di esportazione dei Poseidon), elicotteri navali Sikorsky MH-60R, elicotteri da combattimento Boeing AH-64E Apache, elicotteri da trasporto pesante Boeing CH-47F Block II Chinook, obici leggeri M-777 da 155/39 mm, sistemi missilistici NASAMS.

Rimane da capire se, oltre i velivoli, i sensori e stazioni di controllo, dall’India saranno richiesti anche gli armamenti impiegabili da questi velivoli tra cui i missili aria-terra Hellfire e se Washington accorderà il consenso in tal senso.

Foto General Atomics Aeronautical

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