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L’India riceverà altri due sistemi S-400 nel 2025

Il Capo di Stato Maggiore della Indian Air Force (IAF), Maresciallo dell’Aria Amar Preet Singh, ha confermato che per il prossimo anno sono previste le consegne dei due restanti sistemi S-400, rispettivamente il quarto e quinto.

Con questi due sistemi sarà concluso il programma di consegne da parte della Russia degli S-400 Triumph nel ambito di un contratto del valore di 5,43 miliardi di dollari.

La IAF schiera già tra batterie/squadroni di S-400 Triumph per compiti di difesa antiaerea a lungo raggio e difesa antimissile.

Il Triumph (SA-21 Growler per la NATO) è progettato per la scoperta e l’ingaggio efficace di missili balistici e da crociera, bersagli ipersonici, velivoli tattici e strategici in condizioni di contromisure elettroniche e di altro tipo.

Risulta interessante notare che gli Stati Uniti, a suo tempo, non hanno esercitato nei confronti dell’India le sanzioni ai sensi del Countering America’s Adversaries Through Sanctions Act o CAATSA, a differenza della Turchia, Paese NATO, che ha acquistato tale sistema e che per tale motivo è stata esclusa dal programma Joint Strike Fighter F-35, anche se adesso, dopo lunghissime polemiche, Ankara e Washington hanno in corso colloqui avanzati per risolvere la spinosa questione.

Varietà di missili impiegati

L’S-400 Triumph impiega principalmente con il sistema di controllo 30K6E la serie di missili 48N6 che consentono di colpire bersagli aerei che volano fino a 30.000 metri di quota a 250 km di distanza e sono in grado di intercettare missili balistici e da crociera in un raggio di 60 km, con una testata esplosiva a frammentazione da 143 kg.

Inoltre, il Triumph può impiegare anche i missili 40N6 che estendono la capacità di intercettazione del sistema a circa 400 km nonché i 9M96E2 per la difesa aerea a corto e medio raggio fino a 30 km.

Il sistema è usato in condizioni operative nel conflitto in corso tra Russia ed Ucraina e diversi esemplari schierati nella penisola della Crimea sono stati distrutti da missili HARM e GMLRS lanciati dalle Forze Armate di Kiev.

Foto credit @Ministero della Difesa Russo

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