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Linee programmatiche dell’Esercito Italiano

Sul sito dell’Esercito Italiano è apparso il documento che contiene le linee programmatiche “Prepariamo insieme le sfide di domani”.

Il presente articolo concentra l’attenzione sulle notizie relative all’organizzazione presente e futura nonché ai numeri dei sistemi d’arma programmati.

A livello di organigramma il documento prevede:

1 Comando di Corpo d’Armata e relativi supporti da dispiegare al di fuori dei confininazionali con capacità di direzione di operazioni joint a prevalenza terrestre, anche ad alta intensità;

3 Comandi di Divisione proiettabili, ingrado di assicurare capacità di Comando eControllo per la condotta di tutto lo spettro delle operazioni, in contesti caratterizzati da alta, media e bassa intensità;

10 Brigate di manovra pluriarma digitalizzate (pesanti, medie e leggere), con l’obiettivo di poter dirigere un adeguato numero di Task Force proiettabili a livello reggimento, in grado di essere impiegate in situazioni operative ad alta, media e bassa intensità, in contesti di “guerra ibrida” e in missioni di cooperative security.

Ad esse si aggiunge un Comando di livello Brigata prioritariamente orientato ad attività di projecting stability.

Supporti

· Componente EW-ISTAR2 capace di raccordare le attività condotte con i propri mezzi, sistemi e sensori per la raccolta, l’analisi e la disseminazione dei dati e delle informazioni a favore dei processi decisionali dal livello tattico al livello operativo, assicurandone la pronta condivisione con Stato Maggiore Difesa Reparto Informazioni Sicurezza – appropriato organo di fusione interforze – che mantiene la supervisione ed il coordinamento delle attività di raccolta informativa a favore del livello strategico;

· Componente dell’Aviazione dell’Esercito, basata su assetti ad ala rotante e comprensiva di velivoli ad ala fissa ed APR3, per operazioni nella terza dimensione, in particolare per assicurare:

> la mobilità e il trasporto delle Forze in Teatro Operativo con assetti pesanti, medi e leggeri;

> il concorso alla manovra terrestre attraverso elicotteri d’attacco;

· assetti/unità dedicate al supporto delle operazioni in scenari convenzionali e non (Artiglieria, Genio, C4, ISTAR, CIMIC4, CBRN5, PSYOPS6, di livello operativo/tattico, oltre al supporto logistico con adeguate capacità di proiezione in aderenza alle forze di manovra).

Bersagliere con mitragliatrice Minimi

Esigenze Interforze

L’Esercito deve contribuire, inoltre, al mantenimento delle capacità interforze, assicurando:

a) una componente di difesa cibernetica incentrata su un Reparto, in grado di schierare assetti modulari, composti da operatori altamente specializzati e dotati di materiali peculiari, volti a supportare le operazioni nel dominio cibernetico;

b) una componente di Forze Speciali potenziata e altamente specializzata in grado di condurre operazioni indipendenti e/o a supporto delle forze convenzionali in qualsiasi contesto operativo.

Tale componente si avvarrà del supporto dedicato di specifici assetti terrestri, navali e aerei per consentirne un efficace impiego operativo (es.: CH-47, NH-907, HH-101, EH-101, Sommergibili, Unità navali, AC 27J Praetorian, ecc.);

c) capacità CBRN, che contribuisce al processo decisionale di vertice mediante l’individuazione e il rilevamento di aggressioni e rischi, nonché attraverso il contenimento e la bonifica impiegando sistemi fissi automatici e piattaforme unmanned;

d) capacità nel settore INFO OPS8, tra cui le componenti Electronic Warfare (EW), CIMIC e PSYOPS;

e) una capacità di difesa da missili balistici tattici per il tracciamento e ingaggio di missili balistici nel segmento lower tier e con sensori per la sorveglianza dell’upper layer;

f) Capacità di Human Intelligence (HUMINT) e Counter Improvised Explosive Device (C-IED).

Forza Anfibia Interforze

Il documento prevede una Forza Anfibia Interforze ad alta prontezza, su base Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare (CNPM), in grado di pianificare e condurre operazioni anfibie, nell’intero spettro della conflittualità, intervenendo prioritariamente, in tempi ristretti, nell’area euro-mediterranea.

Detta Capacità, sarà strutturata su due pilastri: un complesso aeronavale e una Forza da Sbarco.

Quest’ultima sarà costituita da assetti della futura Brigata Anfibia Interforze, con capacità pluriarma, in grado di esprimere il Command Landing Force (CLF), e articolata su due reggimenti di manovra, adeguati assetti combat support e combat service support.

Organigramma

Il documento prevede tale organizzazione così composta

Unità:

  • Comando Corpo d’Armata: 1
  • Comandi di Divisione: 3
  • Comandi di Brigata: 10
  • Comando livello Brigata: 1
  • Comandi Supporto Generale: 7
  • Rgt. Manovra: 30
  • Rgt. Lagunari: 1
  • Rgt. Esploranti: 10
  • Rgt. Artiglieria Terrestre: 13
  • Rgt. Artiglieria C/A: 3
  • Rgt. Genio: 13
  • Rgt. Trasmissioni: 8

Forze di Manovra:

  • Carri Armati/MBT: 257
  • IFV(Combat + C/C): 375
  • IFV derivati: 304
  • Blindo Centauro: 150
  • VBM Esploranti: 152
  • VBM (Combat + C/C): 400
  • VTMM: 633
  • VTML: 3.623

Forze di supporto di fuoco/Protezione delle Forze:

  • Artiglieria semovente: 78
  • Artiglieria traino meccanico: 150
  • Artiglieria lanciarazzi pesanti: 21
  • Artiglieria C/A SHORAD: 9 Sezioni

Componente 3a dimensione:

  • Elicotteri da trasporto pesante: 16
  • Elicotteri da trasporto tattico (medio): 60
  • Elicotteri da esplorazione e scorta: 48
  • Elicotteri leggeri multiruolo: 42

Osservazioni

Dall’esame di questi numeri si può notare che l’Esercito, già da un paio di anni, intende modificare il suo assetto attuale.

Infatti, allo stato l’organigramma prevede solo due Brigate Pesanti alimentate con 200 mbt Ariete, 200 IFV Dardo e ciò che rimane delle migliaia di M113 in versioni di supporto.

Da notare che con i 200 Ariete e 200 Dardo sono equipaggiati tre Rgt. carri e tre Rgt. Bersaglieri, più riserve e scuole.

Peraltro, per il carro armato Ariete è finalmente partito il programma di ammodernamento AMV, atteso da anni e mai iniziato per carenza di risorse.

Invece, per la componente d’accompagno costituita dal Dardo, l’Esercito non ha dimostrato interesse all’ammodernamento.

IFV Dardo

Il dato da tener presente è rappresentato dai 257 carri previsti e dai 681 IFV tra combat, contro carri e derivati.

Questi dati fanno presupporre che lo SME si sia orientato a riconfigurare una delle attuali Brigate Medie, portando a 3 le Brigate Pesanti.

Tale trasformazione è dovuta al fatto che la NATO sente sempre più la necessità di riattivare dispositivi corazzati e meccanizzati.

MBT Ariete

Questo ritorno al cingolo è dovuto alla crescente tensione con la Russia che svolge esercitazioni sempre più vaste e complesse ai confini con i Paesi NATO.

Per bilanciare il maggior numero di IFV, l’EI in questo documento prevede una diminuzione dei VBM (Freccia) che tra combat-c/c e recce passano dai previsti 630, di cui 249 già consegnati, a 552.

E’ prevedibile che i 78 VBM Freccia in meno saranno compensati da un maggior numero di VTMM (Orso) e VTML (Lince 1, ammodernati e Lince 2) assegnati alle Brigate Medie.

Infine, dai dati presentati si nota una decisa contrazione degli elicotteri da trasporto.

Infatti, è confermata la rinuncia all’acquisto di 4 CH-47F dotati di serbatoi maggiorati, suite avionica idonea ad operazioni congiunte con le Forze Speciali.

A questa dolorosa e poco comprensibile rinuncia operativa si aggiunge l’ulteriore apparente rinuncia ad integrare i 59 UH-90 in dotazione con un elicottero di impiego generale. Questa situazione metterà sotto pressione le due linee che, seppur nuove, dovranno fronteggiare le esigenze di trasporto dell’Esercito.

UH-90

Invece, trova conferma il programma per 48 AW-249 volto a sostituire gli attuali AW-129D e C, nonché un nuovo programma per 42 elicotteri leggeri (presumibilmente AW-169M).

Qui il documento integrale http://www.esercito.difesa.it/comunicazione/Le-5-Sfide/Documents/Opuscolo-prepariamo-insieme-le-sfide-di-domani.pdf

Foto Esercito Italiano

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