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L’Iran ha tentato di catturare un USV Saildrone Explorer dell’US Navy

La nave delle Guardie Islamiche della Rivoluzione “Shahid Baziar” ha tentato di catturare un Unmanned Surface Vessel (USV) Saildrone Explorer dell’U.S. Navy mentre navigava nel Golfo Arabico.

L’unità iraniana ha iniziato il traino dell’USV statunitense attivando l’immediata risposta dell’USS Thunderbolt, dodicesima nave della classe Cyclone.

All’avvicinamento del pattugliatore dell’USN, l’equipaggio della nave “Shahid Baziar” ha reciso il cavo con il quale trainava il Saildrone.

L’USS Thunderbolt ha monitorato le azioni della nave iraniana che dopo quattro ore ha lasciato la zona.

L’attività di due Explorer nel contesto del Golfo Arabico è iniziata ad inizio febbraio 2022.

Il Saildrone Explorer così come in servizio con l’US Navy (Immagine: US Navy – MCS 2nd Class Dawson Roth)

L’Explorer è prodotto dalla Saildrone, azienda americana con sede ad Alameda in California, ed è il più piccolo della famiglia con una lunghezza di 7 metri, una altezza di 5 metri e una velocità media di circa 3 nodi.

Questo USV ha una autonomia superiore a 12 mesi grazie ad una vela in grado di sfruttare la forza del vento per gli spostamenti mentre l’energia necessaria al funzionamento dei sistemi di bordo è ottenuta grazie a pannelli solari.

A bordo dell’Explorer sono presenti una grande varietà di sensori per il rilevamento di una notevole mole di dati tra cui salinità, temperatura, ossigeno, clorofilla-a, direzione ed intensità del vento, CO2 in atmosfera, studio delle correnti, rilevamento branchi di pesci e profondità del mare oltre ad una telecamera a 360° ad alta risoluzione con riconoscimento automatico.

Questi sensori sono tutti di natura commerciale e non sono coperti da segreto militare.

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