fbpx

Lo spazioplano dell’USAF atterra dopo oltre due anni in orbita

Risultato immagini per x-37b"

Lo spazioplano Boeing XB-37B dell’USAF, specializzato nell’eseguire missioni di ricerca classificate in orbita, è atterrato al Kennedy Space Center dopo una missione lunga 780 giorni.

L’XB-37B è stato lanciato il 7 settembre 2017 con un vettore Falcon 9 della SpaceX. Si è trattata della quinta missione OTV-5 (Orbital Test Vehicle) che ha permesso di raggiungere un totale di 2.865 giorni in orbita.

L’X-37B ha una lunghezza di 8,92 metri ed una apertura alare di 4,55 metri. Lo spezio interno dedicato agli esperimenti misura 2,1 metri per 1,2 metri. L’alimentazione elettrica è assicurata da pannelli solari. Il programma iniziò nel 1999 sotto la direzione della NASA e venne trasferito nel 2004 al Dipartimento della Difesa. L’X-37B, una volta in orbita, è in grado di gestire l’intera missione, rientro e atterraggio incluso, in completa autonomia.

Il prossimo lancio, per la sesta missione dell’XB-37B, si terrà nella seconda parte del 2020.

ASETS-II

Logo del programma ASETS-II

Lo spazioplano, del quale l’USAF ha rilasciato ben pochi dettagli, viene utilizzato per sperimentare sensori e altri sistemi classificati.

Randy Walden, direttore dell’Air Force Rapid Capabilities Office, in una nota ha affermato che nell’ultima missione l’X-47B ha portato a compimento esperimenti per conto dell’Air Force Research Laboratory.

Tra questi c’è l’Advanced Embedded Thermal Spreader (ASETS-II).

L’ASETS-II
Fig. 1 Notional OHP Diagram

L’Oscillating Heat Pipe (OHP) è un “semplice” tubo di calore (heat pipe) molto sottile che ha la capacità di trasportare 45 volte il calore rispetto ad un equivalante in rame. L’OPH è fondamentale per mantenere raffreddati i nuovi hardware commerciali e della difesa consentendo di raggiungere prestazioni superiori. Lo scopo dell’esperimento sull’XB-37 era quello di analizzare il comportamento dell’OPH in un ambiente di microgravità.

Video

Articolo precedente

La batteria missilistica italiana in Turchia – Task Force Sagitta

Prossimo articolo

Global Thunder per l’USSTRATCOM

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Ultime notizie