Lockheed Martin ha comunicato di aver eseguito in collaborazione con l’US Army una sessione dimostrativa a fuoco di missili Spike NLOS (Non-Line-Of-Sight) lanciati dal elicottero da combattimento Boeing AH-64E (V6) Apache, lo standard più moderno disponibile nelle fila del Esercito Statunitense.
In particolare, sono stati lanciati con successo otto missili Spike NLOS all up (AUR) nel corso di cinque giorni da un Apache Echo Model V6 statunitense presso il poligono Yuma Proving Ground in Arizona.
Il successo della dimostrazione a fuoco rappresenta per il sistema Spike NLOS Long Range Precision Munitions Directed Requirement (LRPM DR) il raggiungimento della Airworthiness Release (AWR) per la piattaforma Apache statunitense, permettendo di dispiegare il sistema sulle attuali piattaforme Apache V6 dell’US Army.
La dimostrazione prevedeva il lancio di otto missili Spike NLOS AUR da parte di una piattaforma Apache contro una varietà di obiettivi, mostrando le diverse capacità di missione del sistema messo alla prova in più scenari.
Il programma del US Army
Il programma di valutazione e verifica della compatibilità dello Spike NLOS con l’Apache E (V6) dell’US Army è stato avviato nel febbraio del 2022, nell’ambito di un progetto del valore di circa 140 milioni di dollari.
A metà del 2024, Lockheed Martin lavorerà con l’US Army per addestrare i piloti all’impiego del sistema sulle piattaforme Apache V6.
L’US Army prevede che il sistema Spike NLOS LRPM DR sarà completamente integrato su tutte le 18 piattaforme Apache Echo Model V6 entro il mese di settembre del 2024.
Caratteristiche dello Spike NLOS
Lo Spike NLOS, prodotto in Israele da Rafael Advanced Defense Systems (Rafael ADS), è un sistema missilistico multiruolo a guida elettro-ottica ad infrarossi; nella versione di ultima generazione è in grado di raggiungere distanze fino a 32 chilometri.
Il sofisticato sensore di ricerca ed il collegamento dati wireless forniscono agli operatori immagini video in tempo reale e la possibilità di controllo “man-in-the-loop” durante il volo del missile.
Ciò offre agli operatori l’opportunità di modificare l’obiettivo da ingaggiare od interrompere la missione dopo il lancio del missile verso il bersaglio.
Fonte e foto @Lockheed Martin