Il Naval Sea Systems Command (NAVSEA) dell’U.S. Navy ha pubblicato una Request for Information (RFI) rivolta all’industria per ricevere informazioni circa lo sviluppo e la successiva produzione di radar in banda X (FXR) da installare su unità di superficie.
Le unità sulle quali dovrebbe essere compatibile il nuovo radar FXR sono i cacciatorpedinieri classe Arleigh Burke della Flight III con AEGIS Baseline 10 e della Flight II e IIA con AEGIS Baseline 9, portaerei classe Ford e classe Nimitz, incrociatori lanciamissili classe Ticonderoga con AEGIS Baseline 9 e LPD della classe San Antonio della Flight II.
I nuovi sistemi dovranno dunque avere dimensioni, peso, potenza e raffreddamento compatibili con le unità precedentemente elencate.
L’FXR assicurerà ricerca e tracciamento, rilevamento di periscopi e comunicazione con missili (up-link) in una moltitudine di condizioni ambientali.
Le risposte alla RFI dovranno giungere entro il 3 marzo 2022.
Gli Stati Uniti operano già il Sea-Based X-Band Radar (SBX-1) che è impiegato dalla Missile Defense Agency nel sistema Ballistic Missile Defense System – Ground-Based Midcourse Defense per il tracciamento dei missili balistici.
Ovviamente l’SBX-1 ha caratteristiche che non rientrano in quelli che saranno i futuri radar FXR ma sicuramente l’esperienza acquisita risulterà fondamentale.
Sulle unità militari di superficie i radar in banda X sono comuni nei radar di controllo del tiro, per la guida dei missili oppure per la navigazione.
A bordo dei nuovi Pattugliatori Polivalenti d’Altura (PPA) e dell’LHD Trieste della Marina Militare sarà presente anche il radar di Leonardo KRONOS StarFire a quattro facce fisse attive in Banda X.
Il KRONOS StarFire insieme al KRONOS Quad (quattro facce in banda C) compone il KRONOS Dual Band.
Immagine di copertina: The Sea-Based X-Band radar; inside radome with phased array antenna