L’US Navy ha ritenuto troppo costoso rimettere in sesto la USS Bonhomme Richard (LHD-6) dal valore di quasi 2 miliardi di dollari dopo che un incendio scoppiato a bordo il 12 luglio 2020 ha bruciato la nave per quasi 96 ore.
La Landing Helicopter Deck era ormeggiata a San Diego per una serie di lavori di manutenzione a adeguamento per l’imbarco degli F-35B dal costo di 250 milioni di dollari che erano ormai quasi terminati.
Durante i lavori un incendio sarebbe scoppiato nel deposito veicoli allargandosi velocemente al resto della nave con un calore sprigionato così alto da da provocare il collasso dell’albero sopra la sovrastruttura con temperature nell’ordine dei 1.000 gradi.
L’USN dopo diverso tempo fa preso la sua decisione definitiva dato che il preventivo per la riparazione spazia tra i 2,5-3,2 miliardi di dollari e fino a sette anni di lavori.
Troppo considerando che con un investimento minore di tempo e denaro si potrebbe costruire una nuova unità.
Per demolire la nave sono stati stanziati 30 milioni di dollari ed il lavoro sarà completato in circa 12 mesi. I sistemi che saranno ritenuti in condizioni sufficientemente buone verranno smontati per essere usati come pezzi di ricambio su altre navi.
Dopo questi lavori la USS Bonhomme Richard verrà rimorchiata in un cantiere della Costa del Golfo degli Stati Uniti.
Per ora la LHD-6 rimarrà a San Diego dato che ci sono quattro commissioni di inchiesta a fare luce sull’incendio: una dell’NCIS (Naval Crime Investigative Service), una della Terza Flotta, una del Naval Sea Systems Command ed infine del NAVSEA.
Ad agosto agenti dell’NCIS (Naval Criminal Investigative Service) e dell’ATF (Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives) avrebbero interrogato un marinaio sospettato di essere coinvolto nell’incendio.
Fino ad ora però non sono state mosse accuse ufficiali ma una fonte ha riferito alla CNN che “c’è un potenziale sospetto”.
Versione ufficiale
Tratto da Le ultime notizie sulla USS Bonhomme Richard, antincendio non operativo
Il contrammiraglio Philip Sobeck, Comandante dell’Expeditionary Strike Group 3, ha dichiarato alla stampa che il sistema antincendio ad Halon non era operativo.
Le cause di una così rapida propagazione, secondo il Capitano Earle Yerger ex comandante della USS Bataan (LHD-5), possono essere rintracciate anche in altri due fattori.
Quando la nave è in cantiere diverse moltitudini di cavi attraversano porte e compartimenti rendendo particolarmente difficile isolare gli ambienti oggetto dell’incendio. Senza considerare la presenza di materiale necessario per i lavori e molto infiammabile come cartone, plastica, carta, etc.
Il secondo fattore riguarda invece il personale a bordo. Al momento dello scoppio dell’incendio vi erano a bordo 160 persone tra militari e personale civile. In mare, con equipaggio completo, sempre secondo l’opinione di Yerger, le fiamme sarebbero state controllate in meno di un’ora.
LHD-6
La USS Bonhomme Richard era una nave da assalto anfibio della classe Wasp varata nel 1997.
Ha operato durante Enduring Freedom e Iraqi Freedom con gli AV-8B Harrier. Successivamente è andata in soccorso della popolazione colpita dal terremoto e maremoto dell’Oceano indiano del 2004. Seguono poi le partecipazioni a United Assistance, RIMPAC, etc.